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Taormina 2023: Passalacqua-Giardina, prove d’intesa

TAORMINA – Comincia a prendere forma l’aggregazione che pare destinata ad avere come leader e punto di riferimento Mauro Passalacqua in vista delle Comunali del 2023 a Taormina. L’ex sindaco si sta già muovendo nel perimetro del suo gruppo politico ma inizia a lanciare segnali anche per quanto riguarda le alleanze di quella che dovrebbe essere la compagine da presentare all’appuntamento elettorale del prossimo anno.

Passalacqua pare intenzionato a porsi alla guida della compagine che potrebbe lanciare la sfida alla coalizione di D’Agostino e la volontà sarebbe quella, in sostanza, di fare il “costruttore”, a prescindere da quelle che saranno le dinamiche successive sulla scelta del candidato a sindaco, che potrebbe essere proprio lui o in alternativa un altro nome sul quale cercare le larghe intese.

In ogni caso Passalacqua punterebbe, tra gli altri, ad un’intesa con il gruppo dell’ex sindaco Eligio Giardina, che in questa legislatura ha visto il debutto sulla scena politica locale del figlio Claudio Giardina, nel ruolo di consigliere comunale di opposizione. Giardina jr ha fatto vedere in Consiglio comunale di avere carattere e qualità per diventare uno dei protagonisti delle vicende di Palazzo dei Giurati da qui in avanti. E allora i due ex sindaci potrebbero trovare una convergenza di intenti sul percorso politico in vista delle prossime elezioni, con un ragionamento da incentrare su Claudio Giardina.

Eligio Giardina ha già compreso che non ci sono i margini per tentare una ricandidatura in uno scenario taorminese che appare ancora troppo magmatico e altrettanto litigioso, caratterizzato come al solito da veti, simpatie e antipatie (a seconda dei casi) e ben pochi contenuti politici. E allora tra i volti della prossima campagna elettorale ci sarà nuovamente Claudio Giardina, medico dell’ospedale San Vincenzo e come detto uno degli elementi più promettenti della “New Generation” politica taorminese.

Il gruppo Giardina non sembra intenzionato a prendere in considerazione l’ipotesi di un sostegno all’aggregazione di Mario D’Agostino o ad una nomination di quest’ultimo. Pesa e non poco, in tal senso, l’eco di quanto avvenne nel 2018, quando a staccare la spina dell’allora Amministrazione Giardina fu proprio il gruppo D’Agostino, spegnendo sul nascere le velleità di una ricandidatura del sindaco del tempo e creando, invece, le condizioni per il ritorno – poi vincente – di Mario Bolognari.

Si prospetta un accordo tra il gruppo Giardina e Passalacqua, che ha espresso apprezzamento per Claudio Giardina e gradirebbe l’adesione al nascituro schieramento politico da parte dell’attuale capogruppo di opposizione.

Sin qui Eligio Giardina è stato uno dei protagonisti del tavolo di Trappitello, in un fronte del quale – ricordiamo – fanno parte anche Bruno De Vita, Andrea Raneri, Antonio D’Aveni e Cesare Tajana, e in questo ambito è stato anche sottoscritto dai cinque un documento per andare avanti insieme. Ma Giardina non sembra più convinto delle prospettive di questo tavolo e potrebbe decidere, a questo punto, di lanciare un segnale e imprimere una svolta chiudendo un’intesa con Passalacqua.

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