TAORMINA – Assomiglia sempre più ad una partita a scacchi la contesa per la futura sindacatura di Taormina. Sulla scena sono rimasti ormai in tre (quattro) a contendersi la carica di primo cittadino e la sfida sta entrando nella fase che porterà alla resa dei conti finale. Ed è una competizione che potrebbe presto riservare dei colpi di scena, con qualche tradimento (politico) che inizia a prendere forma.
Il sindaco in carica Mario Bolognari è pronto a scendere nuovamente in campo e la maggioranza sarebbe pronta a dare il via libera alla ricandidatura.
Attenzione però alla posizione di Mario D’Agostino, che riflette e si guarda attorno, con il suo gruppo politico e almeno due esponenti di rilievo dell’opposizione che sarebbero pronti a convergere sulla sua posizione, puntano su una sua candidatura a sindaco e cominciano a spingere per uno strappo tra il chirurgo taorminese e Bolognari.
Al confine tra la maggioranza e l’opposizione rimane il nodo riguardante la posizione di Mauro Passalacqua, che non ha sciolto la riserva tra la permanenza al fianco di Bolognari o un’adesione all’opposizione. L’ex primo cittadino al momento non ha fretta, valuta e non vuole farsi tirare per la giacchetta né in una direzione né nell’altra.
C’è attesa anche per il vertice in preparazione tra i vari esponenti principali dell’opposizione. Un confronto che si preannuncia spigoloso e con la prospettiva di qualche scenario inatteso che avanza a grandi passi.
I due schieramenti e i rispettivi pretendenti alla sindacatura guardano gli uni agli altri. Ciascuno aspetta le mosse dell’avversario. C’è chi pensa a nuove geometrie a passo blando e c’è chi invece si prepara a piazzare da qui a breve la mossa del cavallo.