TAORMINA – Eligio Giardina ha deciso di giocarsi sino in fondo le sue chance di candidatura a sindaco per le elezioni comunali del 2023 a Taormina. L’ex primo cittadino di Taormina (2013-2018) ha rotto gli indugi e ha deciso di avviare un giro esplorativo di incontri per capire se ci sono le condizioni per provare a riconquistare la prima poltrona di Palazzo dei Giurati.
Giardina sta lanciando segnali che vanno in modo chiaro nella direzione di una ricandidatura. Sta prendendo parte al tavolo politico di cui fanno parte anche Bruno De Vita, Antonio D’Aveni e Andrea Raneri e ha la convinzione che in questo contesto possa essere proprio lui ad avere le maggiori chance di arrivare ad una nomination per la sindacatura. Non si sono poi interrotti i rapporti con Salvo Cilona, che non prendere parte a quel tavolo e sta dialogando, a sua volta, con Mauro Passalacqua. L’attesa qui è sulle valutazioni che farà Passalacqua: se l’attuale presidente del Consorzio Rete Fognante dovesse chiamarsi fuori dalla contesa e desistere dai suoi propositi di ricandidatura, a quel punto Giardina proverebbe a convincere Cilona ad appoggiarne la corsa alla sindacatura.
Ma al tempo stesso Giardina sta cercando di aprire un dialogo con alcune anime dell’Amministrazione comunale che si avvia a concludere il proprio mandato. L’obiettivo è quello di provare a rompere il fronte dell’attuale maggioranza e anticipare le mosse di altri protagonisti della partita politica, anche dell’opposizione stessa, che potrebbero muoversi in quella stessa direzione. Giardina guarda, in particolare, ai centristi e farà un tentativo per capire se ci sono le condizioni per arrivare ad un’intesa con il gruppo di Nunzio Corvaia.
Non sarà semplice anche perché Corvaia ha un “patto” con Mario D’Agostino, e Giardina non ha dimenticato che nel 2018 fu proprio D’Agostino a staccare “la spina” alla sua Amministrazione, spegnendo le velleità di ricandidatura dell’allora sindaco e decidendo di smarcarsi per poi convergere sulla candidatura di Mario Bolognari, con il quale i contatti erano stati avviati già nei mesi conclusivi del 2017.
