HomePoliticaTaormina 2023: De Luca non decide ma lancia un indizio pesante

Taormina 2023: De Luca non decide ma lancia un indizio pesante

TAORMINA – Doveva essere il giorno della verità per la sua candidatura a sindaco di Taormina ma non poteva esserlo, non più dopo il malore che ha cambiato i suoi piani e lo ha costretto ad un lungo e sofferto periodo di riposo. Cateno De Luca oggi è tornato a parlare di Taormina, 46 giorni dopo il comizio a Trappitello in cui aveva incendiato il clima politico e aveva suscitato le ire della politica taorminese. Sembrava ormai lanciato verso l’assalto alla prima poltrona di Palazzo dei Giurati, poi ha dovuto lasciare la scena sino all’insediamento all’Ars del 10 novembre scorso.

De Luca oggi ha rotto il silenzio sul fronte Taormina e lo ha fatto con la mossa che era lecito aspettarsi: ha deciso di non decidere. Ha rimandato il discorso ma sembra un rinvio “tattico” che potrebbe diventare un indizio. Non a caso c’è quella frase che rilancia il sasso nello stagno: “I taorminesi mi vorrebbero veramente come loro sindaco?“. Parole che servono a tastare il polso sul consenso alla sua candidatura e chiamano i suoi sostenitori e/o potenziali alleati ad uscire allo scoperto.

Il parlamentare aveva tutta la possibilità di chiamarsi fuori dalla contesa per Taormina, adesso e in via definitiva. In questo momento preciso non ci sarebbe stato niente da dire, poco da spiegare o da aggiungere. E invece De Luca ha “congelato” la scelta, ha preso tempo corroborando l’idea di chi – anche e soprattutto nel suo “cerchio magico” – ha pochi dubbi sul fatto che poi alla fine della fiera si candiderà a sindaco di Taormina.

Noi lo abbiamo scritto che forse Taormina non è più una priorità per De Luca, non come poteva esserlo qualche tempo fa, ma allo stesso tempo e nonostante quello che è accaduto in queste settimane, l’ex sindaco di Messina non ha intenzione di fare il parlamentare “semplice”, vuole tornare a fare l’amministratore. Dovrà ricordarsi che non potrà più sostenere i ritmi infernali di prima ma i 50 minuti di show all’Ars del 1 dicembre scorso la dicono lunga sulla ripresa fisica in atto a grandi passi dopo il forte spavento di fine ottobre.

De Luca prende tempo, sapendo di dover rispettare il suo fisico ma che difficilmente potrà fare un passo indietro al cospetto di una sfida che lui stesso ha lanciato e che ritiene “stimolante” anche perché potrebbe mettergli di fronte Mario Bolognari e Mauro Passalacqua: con il secondo non c’è mai stato feeling, con il primo i rapporti un tempo buoni ora sono ai minimi storici. In entrambi i casi l’uno ha il dente avvelenato nei confronti dell’altro.

E allora De Luca aspetta il momento buono per il ritorno a Taormina, messo in agenda ad inizio 2023. Sa che a Taormina amici e avversari studiano le sue mosse da punti di vista totalmente opposti: lo attendono di nuovo sulla scena i sostenitori ma lo aspettano pure al varco i nemici, pronti a ricacciarlo indietro. Prove tecniche di uno contro tutti, stavolta contro il muro della politica taorminese.

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