HomePoliticaTaormina 2023: D'Agostino aspetta ma dice no al "gioco del cerino"

Taormina 2023: D’Agostino aspetta ma dice no al “gioco del cerino”

TAORMINA – In attesa delle determinazioni future di Mario Bolognari, l’altro big dell’Amministrazione in carica, Mario D’Agostino, aspetta ma, al tempo stesso, non vuole farsi trovare impreparato all’appuntamento politico del 2023. Il leader del tavolo politico di Palazzo dei Giurati si guarda attorno e si cautela, valutando i possibili scenari. Sa che l’eventuale uscita di scena del sindaco a fine legislatura potrebbe aprirgli un’autostrada per la candidatura a sindaco ma bisogna anche vedere quali saranno le dinamiche che da qui a quell’ipotetico momento si verificheranno.

Sul tavolo c’è la tentazione di lunga data di rompere gli indugi e andare a correre per la sindacatura, con l’obiettivo mai accantonato di andare a chiudere un cerchio col destino, rimasto aperto dopo la prematura morte nel 2007 del compianto padre Carmelantonio D’Agostino. Ma c’è anche l’alternativa che è già in casa e sarebbe quella di restare un passo di lato, dare priorità agli impegni professionali (che potrebbero diventare ulteriormente stringenti da qui ai prossimi anni) e puntare ancora una volta sulla presenza in campo della moglie, Lucia Gaberscek. Quest’ultima potrebbe rientrare, insomma, nel quadro degli accordi politici e trovare uno spazio di rilievo anche nella corsa alle elezioni del prossimo anno. In tal caso si replicherebbe, in pratica, la mossa del 2018 che, numeri alla mano, ha consentito a D’Agostino di ottenere la golden share di questa Amministrazione con due presidenze (Consiglio comunale e Asm).

Resta da capire, insomma, quale sarà la mossa sulla quale puntare al crepuscolo di un’attesa che non sarà finita: nel frattempo, non a caso, è già scattata da un pezzo l’operazione Pd, una matassa non semplice da risolvere, una questione da sbrogliare e da definire, che potrebbe diventare il passaggio chiave della prossima partita.

D’Agostino aspetta ma non vuole subire il corso degli eventi e non ha intenzione, insomma, di restare col cerino in mano. Sa che in ogni caso la “spina” di questa maggioranza (e di ciò che ne sarà) è nelle sue mani. Tra i suoi più stretti sostenitori, un pretoriano dagostiniano ci riferisce un messaggio che non si presta a troppe interpretazioni: “Mario aspetta Mario ma non farà la fine di Claudio”….

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