HomePoliticaTaormina 2023: Brindisi salva i dagostiniani in Zona...Cesarini

Taormina 2023: Brindisi salva i dagostiniani in Zona…Cesarini

Dalla mezzanotte di domenica 29 gennaio è ormai trascorsa quasi una settimana, Cateno De Luca aspettava le dimissioni dei “dagostiniani” dell’Amministrazione come naturale conseguenza dell’adesione all’aggregazione dell’ex sindaco di Messina ma sino a questo momento di dimissioni da parte di coloro che ricoprono cariche istituzionali non se n’è vista l’ombra e non si è neanche avvertito il profumo.

Nel frattempo ci sono stati contatti – diretti e per altri canali – per rassicurare De Luca. Tra telefonate, aperitivi infrasettimanali e riunioni serali si è cercato di mettere a fuoco una situazione nella quale rimangono comunque aspetti da dirimere, mal di pancia e divergenze di varia natura, che vanno dalle questioni interne sulla “lista della spesa” alle crociate collaterali di chi lamenta vicende personali pregresse e avrebbe voluto mettere veti su qualche alleanza siglata dallo stesso De Luca.

In questo quadro in gran fermento, le dimissioni tanto discusse – quelle per intenderci di Nunzio Corvaia dalla Giunta, di Alfio Auteri dall’Asm e di Lucia Gaberscek dalla presidenza del Consiglio – ad oggi non ci sono, arriveranno, con calma, ai tempi supplementari (forse). Poco male, anche perché, al netto dell’opera di mediazione da parte del sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice, De Luca pare abbia già maturato delle riflessioni, con qualche valutazione che potrebbe rendere pubblica nei prossimi giorni.

In questa domenica 5 febbraio era stata messa in agenda l’inaugurazione del comitato elettorale di De Luca, poi slittata in extremis di una settimana. Sette giorni ora fondamentali per calmare le acque e mettere una pezza e un punto ad una contesa che, agli occhi della città, si è fatta imbarazzante e non solo sul piano politico.

De Luca, da parte sua, ha chiarito perché abbia rimandato il “battesimo” della sua sede elettorale a domenica 12 febbraio: “Domani sera sarò ospite in studio a Milano della trasmissione Zona Bianca condotta da Giuseppe Brindisi in onda in prima serata, verso le ore 22:00, su Rete 4. Parleremo di autonomia differenziata, dei rischi di un’Italia a due velocità e della posizione di Sud chiama Nord rispetto alla proposta Calderoli”.

La “Zona Bianca” di Cologno Monzese apre le porte alla “Zona Cesarini” di Taormina. L’invito di Brindisi a De Luca salva, insomma, i dagostiniani dalla prospettiva incombente di un fine settimana che rischiava di replicare gli annessi e connessi delle bordate già lanciate dal parlamentare nelle sue più recenti uscite pubbliche.

I prossimi giorni serviranno a depressurizzare il caso e a chiudere il tira e molla sulle dimissioni ma soprattutto diventeranno uno spartiacque nel tentativo di spianare la strada alle attese certezze sulle future posizioni, come la vicesindacatura dell’eventuale Giunta De Luca. Gaberscek, in particolare, lavora alla “fumata bianca” e spinge per chiudere un’intesa sin qui frenata dalle residue (e, a quanto pare, non poche) perplessità di Mario D’Agostino. L’ulteriore riunione di ieri sera dei dagostiniani avvicina le parti verso la conclusione della telenovela.

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