HomeHomeTaormina 2023: Bolognari non si scompone e ha una convinzione

Taormina 2023: Bolognari non si scompone e ha una convinzione

TAORMINA – Mario Bolognari sino a questo momento è l’unica certezza della campagna elettorale per le Amministrative del 2023 a Taormina. L’attuale sindaco si ricandiderà, tutto il resto e chi lo sfiderà ad oggi è ancora avvolto dai colori di un grande punto interrogativo e almeno questa premessa può mettere idealmente d’accordo, per una volta, i suoi sostenitori e i suoi avversari.

Il primo cittadino assiste con un certo distacco alla bagarre politica paesana, segue i movimenti dell’opposizione che pare voler convergere su Mauro Passalacqua e continua a monitorare la situazione enigmatica di Cateno De Luca che forse si candiderà ma non ha ancora sciolto la riserva e lo farà a gennaio.

Bolognari ha la convinzione che alla fine della fiera questo clima di instabilità e di confusione generale potrebbe favorirlo. Attorno a lui un’aggregazione c’è già, qualche pezzo potrebbe perderlo per strada ma qualche altro alleato potrebbe presto arrivare alla sua corte. Il professore, di certo, non si è rassegnato a perdere l’alleanza con Passalacqua, ci sarà tempo e modo di riparlare con lui per capire se davvero intende candidarsi. Se così sarà, ovviamente, Bolognari rispetterà la volontà di Passalacqua e non entrerà nel merito: ad ogni modo il sindaco vuole verificare se l’attuale presidente del Consorzio Rete Fognante andrà fino in fondo o se ci sono i margini per continuare ad andare avanti insieme.

Bolognari ribadirà a Passalacqua la sua stima e il suo apprezzamento per lui, evidenziando che ci sono le condizioni affinché lui e il suo gruppo possano essere al centro del progetto. Al netto delle vicende che riguarderanno la scelta finale di Passalacqua, adesso in casa Bolognari c’è poi da blindare anche e soprattutto l’accordo tra il professore e Mario D’Agostino.

Dall’altra parte, tuttavia, il quadro rimane magmatico ed anche in caso di una candidatura di Passalacqua, tra i sindaci “mancati” dell’opposizione chi deciderà di fare un passo indietro su questa nomination e chi deciderà per orgoglio personale di defilarsi e per il solito cliché taorminese del “ma perché lui e non io”?

L’attuale sindaco sa che non sarà semplice mettere tutti d’accordo, così come bisogna vedere se De Luca si candiderà e, in tal caso, chi troverà spazio in lista con lui, sapendo che il parlamentare ha fatto sapere di non volere nella sua compagine i protagonista della stagione politica del dissesto.

Qualcuno potrebbe decidere alla fine di convergere proprio sulla candidatura di Bolognari, rafforzandone la posizione come accadde anche nel 2018.

Tante combinazioni complicate, + un gioco ad incastri caratterizzato da parecchi pezzi che non sarà semplice incastrare da una parte o dall’altra. E allora Bolognari aspetta, si guarda attorno sornione e non si scompone di fronte alle vicende che cambiano dalla sera alla mattina.

Anche se non lo confesserà mai – Bolognari ha la netta percezione di potercela fare anche stavolta. La corsa al voto è ancora lunga ma il professore ci crede eccome ed è fiducioso nella possibilità di riuscire a difendere la fascia tricolore e regalarsi la soddisfazione di un poker personale di successi che varrebbe un record e un posto di diritto nella storia della politica cittadina.

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