“Matteo Messina Denaro, assassino. Il boss è morto, l’Italia continua ad essere un paese a vocazione mafiosa”. Così lo scrittore Roberto Saviano ha commentato la morte del capo di Costa Nostra, Matteo Messina Denaro.
Attraverso l’ultimo interrogatorio di Messina Denaro, Roberto Saviano ha raccontato in un video pubblicato da FanPage il “testamento morale” che il boss che ha voluto lasciare con la sua morte. “Stiamo parlando di un uomo d’onore e un uomo d’onore non risponde mai e si è chiuso, così, anche lui nel codice d’onore dell’omertà. Nel suo ultimo interrogatorio ci sono tanti dettagli significativi che di per sè non contano ma rendono l’idea. Ha detto: “ci saranno cose in cui non rispondo, altre in cui rispondo e spiegherò il motivo per cui rispondo, e altre in cui non rispondo e spiegherò il motivo per cui non rispondo”. In questo modo Messina Denaro sta lasciando il suo testimone, confermando con la sua non risposta, che sembra banale, il suo essere un uomo d’onore”.
Saviano analizza il “testamento” di Matteo Messina Denaro, le sue parole rese nell’ultimo interrogatorio ma anche il rapporto con il boss Bernardo Provenzano. Messina Denaro se ne va e si parla anche del conto in sospeso con un ex sindaco di Castelvetrano. Inoltre le differenze con gli interrogatori di Riina e Provenzano, inoltre l’orrendo omicidio di Giuseppe Di Matteo. Saviano si sofferma anche sulla vita da caverna del boss: “Mi avete preso per la malattia” ha detto Messina Denaro, facendo capire che se non fosse stato per il tumore non sarebbe stato catturato. Infine la vicenda che ha riguardato Andrea Bonafede e la questione del “mafioso riservato”, il rapporto con la figlia di Matteo Messina Denaro e l’eredità finale del boss.
