HomeEuronewsSanzioni boomerang: il colpevole è Putin, non i russi

Sanzioni boomerang: il colpevole è Putin, non i russi

Una campagna di odio becera e molto pericolosa si sta scatenando in questi giorni contro il popolo russo. La guerra in Ucraina sta facendo perdere il senso della ragione a parecchi e non si comprende o si fa finta di non aver capito che l’invasione in Russia l’ha voluta soltanto Vladimir Putin e i suoi sodali. La gente, il popolo russo, non c’entra niente. Il sentimento di avversione che sta montando nei confronti del popolo russo è quanto di più sbagliato ci possa essere. La guerra in Ucraina è un conflitto fratricida tra due popolo che si rispettano da sempre e tra i quali non c’è mai stato livore. Molti ucraini vivono in Russia e lavorano lì, e allo stesso modo in Ucraina ci sono parecchi russi, e da entrambe le parti non ci sono mai stati episodi di disprezzo verso quelli che vengono considerati cittadini di un Paese amico.

In Russia è scattata la censura tipica di un regime, sono stati silenziati i media, le tv e i giornali e oscurati i social network. La gente è scesa in strada a protestare e a urlare il proprio No alla guerra in Ucraina, pagando questo dissenso con le manganellate e con l’arresto.

Adesso le sanzioni nei confronti della Russia rischiano non soltanto di non convincere Putin a fare un passo indietro ma anzi di rafforzarlo agli occhi del suo stesso popolo. “L’Occidente ci odia e ci affama”: questo potrà dire – e siamo certi che così farà – Putin ai russi per portare dalla sua parte la gente. Con alcuni non ci riuscirà ma, di questo passo, parecchie persone si convinceranno che ci sia davvero un sentimento ostile nei loro confronti da parte dell’Occidente, dell’Europa prima ancora che degli eterni nemici degli Stati Uniti.

La Nato non interviene “perché altrimenti scoppierebbe la Guerra Mondiale” e con questa motivazione non salva i civili che stanno morendo in Ucraina, li condanna a morte come prezzo da pagare verso una pace che però resta lontana a distanze ancora siderali. Così aumenta a dismisura il numero dei morti, tra la popolazione ma anche tra i soldati sia ucraini che russi. E allo stesso tempo la Nato, l’Europa e gli Stati Uniti, pensano (e si illudono) di risolvere la questione chiudendo i “rubinetti” alla Russia. Per colpire Putin se la prendono, invece, con il popolo russo, che non ha nessuna responsabilità in questa invasione dell’Ucraina e non a caso parecchi russi stanno pure loro cercando di scappare dal proprio Paese. Siamo praticamente suicidio totale, politico e strategico, di chi non sa sbrogliare la matassa e rischia di scatenare anzi un’ulteriore escalation di tensioni e violenza senza precedenti.

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