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Report Ocse sulle scuole: “Declino senza precedenti”

Crolla in modo significativo la preparazione degli studenti nel mondo. Il rendimento medio è sceso di 16 punti in matematica e di 11 punti in comprensione del testo, stabili i risultati in scienze. A rivelarlo è l’ultimo rapporto Ocse Pisa 2022, un’indagine triennale condotta sui quindicenni dei Paesi parte dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – o di economie partner – che rileva in che misura abbiano acquisito conoscenze e competenze fondamentali per partecipare pienamente alla vita sociale ed economica. All’ultima edizione hanno partecipato 81 Paesi per un totale di quasi 700mila studenti, che rappresentano 29 milioni di ragazzi in tutto il mondo. E la stragrande maggioranza mostra un “declino senza precedenti” nel rendimento a scuola.

La prima spiegazione ovvia sulle cause di questo drastico peggioramento è l’impatto della pandemia da Covid-19 sul sistema scolastico ma, secondo i ricercatori, non è l’unico fattore. L’analisi dei trend, infatti, rivela che i risultati in comprensione del testo e in scienze hanno iniziato a diminuire ben prima della pandemia, suggerendo che sono in gioco anche problemi di più lungo periodo.

L’Asia in generale, con Singapore è in testa con 575 punti, si distingue ancora una volta per i risultati ottenuti dai suoi studenti. Seguono Macao (552), Taiwan (547), Hong Kong (540), Giappone (536) e Corea del Sud (527). Al settimo e ottavo posto subentra l’Europa con l’Estonia (510) e la Svizzera (508), seguite dal Canada (497) e al decimo posto i Paesi Bassi (493). La Finlandia, che nelle passate edizioni di Pisa si è guadagnata il ruolo di modello educativo del Vecchio Continente, ha subito un duro crollo. Anche Germania, Francia, Italia, Spagna e Polonia hanno visto un peggioramento dei loro risultati.

L’Italia ha partecipato con un campione di 10.552 studenti estratto casualmente all’interno di 345 scuole selezionate. Il campione italiano rappresenta una popolazione di circa mezzo milione di quindicenni iscritti a scuola. Per la prima volta, gli studenti italiani hanno un rendimento il linea con gli altri Paesi Ocse in matematica: hanno ottenuto infatti 471 punti contro la media di 472. Nella comprensione del testo, invece, hanno ottenuto un punteggio superiore alla media (482 contro 476), mentre in scienze, viceversa, i risultati sono inferiori (477 contro 485).

I risultati italiani vanno inseriti nel più ampio contesto internazionale di calo dei risultati in tutte le materie. In particolare, in matematica la media si è abbassata sensibilmente nelle diverse rilevazioni: nel 2003 la media fu stabilita a 500, nella rilevazione del 2012 scese a 494 punti, mentre nel 2022 è stata di 472 punti. L’Italia stabilisce però un triste record. È il Paese con la maggiore differenza tra ragazze e ragazzi in termini di apprendimento della matematica: in questa materia gli studenti hanno superato le studentesse di 21 punti senza particolari differenze tra le diverse macroaree geografiche e i diversi indirizzi di studio. Viceversa, le ragazze hanno ottenuto un punteggio superiore ai ragazzi di 19 punti nella comprensione del testo. Per quanto riguarda invece le differenze geografiche, le aree del Nord Italia ottengono punteggi superiori alle aree del Sud in tutti e tre gli ambiti: matematica, comprensione del testo e scienze. Rispetto alle tipologie d’istruzione, i licei hanno ottenuto punteggi medi superiori agli altri tipi d’istruzione in tutte e tre le categorie.

Fonte: Euronews Italia

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