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Ucraina, segni di cedimento: soldati allo stremo

L’enfasi posta da Zelensky sul rafforzamento delle linee difensive potrebbe dare peso ai timori di un conflitto sempre più “congelato”, una guerra di logoramento, che rivela le prime crepe: le famiglie dei soldati ucraini chiedono periodi fissi al fronte e l’abolizione del servizio militare a tempo indeterminato. Un fiume, il Dnipro, che separa le parti occupate dai russi e controllate dagli ucraini della regione meridionale di Kherson. Una terribile guerra fatta di attesa e morti.

Diverse centinaia di militari ucraini hanno raggiunto le sponde del Dnipro come parte di una controffensiva lanciata sei mesi fa. “L’intero attraversamento del fiume è sotto costante fuoco – dice il soldato – Ho visto barche con i miei compagni a bordo sparire in acqua dopo essere state colpite, perse per sempre nel fiume Dnipro. Dobbiamo portare tutto con noi – generatori, carburante e cibo. Quando si sta impostando una testa di ponte è necessario di tutto, ma le forniture non erano previste per questa zona. Pensavamo che dopo essere arrivati lì il nemico sarebbe fuggito e che avremmo potuto trasportare con calma tutto ciò di cui avevamo bisogno, ma non è andata così. “Quando siamo arrivati sulla sponda (orientale), il nemico stava aspettando. I russi che siamo riusciti a catturare hanno detto che le loro forze erano informate della nostra venuta, quindi quando siamo arrivati sapevano esattamente dove trovarci. Ci hanno travolto con tutto – artiglieria, mortai e lanciafiamme. Pensavo che non sarei mai uscito.”

Il presidente Volodymyr Zelensky ha voluto parlare di questa offensiva, inquadrandola come l’inizio di qualcosa di più. Lo Stato Maggiore ucraino, nel suo aggiornamento quotidiano di domenica, ha riferito che le sue forze stanno mantenendo le posizioni sulla riva orientale del Dnipro e stanno infliggendo “danni da fuoco alle retrovie del nemico”. Ma il comandante in capo dell’Ucraina, il generale Valery Zaluzhny, ha detto all’Economist nel mese di novembre che, “proprio come la prima guerra mondiale abbiamo raggiunto il livello di tecnologia che ci mette in una situazione di stallo”. Si rivelano le prime spaccature tra il governo ucraino e i suoi generali sullo stato della guerra.

Domenica la Procura ucraina ha avviato un’inchiesta penale sulle accuse alle forze russe di aver abbattuto dei militari ucraini in procinto di arrendersi: un crimine di guerra, se confermato. Un filmato sgranato, apparso sui social media, sembra mostrare due uomini in uniforme colpiti a distanza ravvicinata dopo essere usciti da una trincea. Nel video, i militari – uno dei quali con le mani alzate – si arrendono sotto la minaccia delle armi e si sdraiano a terra prima che un gruppo di soldati russi faccia fuoco. L’ufficio stampa dell’esercito ucraino ha dichiarato in un comunicato online che il filmato è autentico. In realtà, non è stato possibile verificare immediatamente l’autenticità del video o le circostanze in cui è stato girato, e non è chiaro quando sia avvenuto l’incidente. Il ministero della Difesa russo non ha replicato alle accuse, così come non ci sono dichiarazioni pubbliche del governo o dell’esercito russo.

Fonte: Euronews Italia

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