HomeAperturaPutin sfida tutti: il segnale della sceneggiata di Mariupol

Putin sfida tutti: il segnale della sceneggiata di Mariupol

La macchina della propaganda del Cremlino sfida il mondo. Il presidente russo, Vladimir Putin, si è recato in visita di “lavoro” (si fa per dire) nella città ucraina occupata di Mariupol dopo essersi recato già in precedena anche in Crimea. E’ la prima volta che il presidente russo si reca nel Donbass dall’inizio della guerra e dopo il mandato di arresto spiccato dalla Corte dell’Aia. Il tribunale internazionale lo mette di fronte alle sue responsabilità ma Putin non sembra preoccuparsi e continua a provocare, mentre l’Europa rimane a guardare e gli Stati Uniti non si sa bene cosa intendano fare sotto la debole (debolissima) presidenza di Joe Biden.

Putin si è fatto riprendere a Mariupol, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, ponendo l’Occidente di fronte ad un gesto provocatorio, una sceneggiata mirata a mettere in evidenza l’inefficacia di una comunità internazionale che non trova un modo per fermare la guerra in Ucraina e la follia del capo del Cremlino. Il presidente russo si è fatto riprendere alla guida di un’auto nella notte tra sabato e domenica. “Era tardi. Nella tarda ora di ieri e la notte scorsa”: ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a chi gli chiedeva quando è avvenuta la visita di Putin a Mariupol. Peskov ha aggiunto che non tutta la trasferta di Putin era pianificata, sottolineando che i suoi spostamenti nella città sono stati parzialmente spontanei. “Il presidente è andato a Mariupol. Inizialmente, il piano era solo quello di visitare un complesso residenziale e, naturalmente, né le conversazioni con i cittadini, né la visita (nell’appartamento di una famiglia locale che lo ha invitato, ndr) – questo non era previsto. Tutto questo è stato assolutamente spontaneo”, ha detto Peskov. E il presidente ha guardato anche la stele, il monumento agli eroi della Grande Guerra Patriottica, e il parco che si affaccia sullo yacht club “in modo assolutamente spontaneo”.

Secondo Ria novosti il presidente Vladimir Putin durante la visita nella città ucraina di Mariupol, conquistata in maggio, ha visitato anche la Filarmonica. Il teatro è stato usato dall’amministrazione russa per processare i combattenti ucraini fatti prigionieri nell’acciaieria Azovstal, un enorme complesso industriale dove le truppe ucraine hanno resistito per settimane prima di arrendersi. In agosto l’Onu aveva espresso preoccupazione per l’allestimento di gabbie sul palco per i prigionieri ucraini e avevano avvertito Mosca che stavano per commettere un crimine di guerra: “Ci sono immagini di gabbie in costruzione alla Filarmonica di Mariupol dove verranno trattenuti i processati: e’ inaccettabile e umiliante”, aveva detto la portavoce dell’ufficio diritti umani dell’Onu, Ravina Shamdasani.

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