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Provincia di Messina: dal 2024 si vota, stavolta i giochi si fanno a Taormina

TAORMINA – La I Commissione Affari Istituzionali dell’Ars ha esitato la proposta di legge che ripristina l’elezione diretta del presidente, della giunta e dei consiglieri provinciali. Dal 2024 si tornerà, dunque, alle urne per le elezioni Provinciali, una tornata di cui nessuno sentiva più il bisogno e che da queste parti è sempre coincisa l’immagine conclamata di ciò che in fondo è sempre stata l’allora Provincia regionale di Messina, ora Città Metropolitana di Messina: un carrozzone.

“Mettiamo così fine – ha detto il presidente della Commissione Ignazio Abbate – ad una esperienza fallimentare come quella voluta dal governo Crocetta nel 2014 quando si decise di abolire l’ente intermedio provinciale”. “I siciliani – aggiunge – torneranno a scegliersi i propri rappresentanti istituzionali mettendo fine ad un lunghissimo periodo di commissariamento che ha prodotto solo disservizi senza minimamente avvicinarsi a quel tanto decantato risparmio che era stato alla base della decisione di abolirle”.

Tornano le Provinciali e mai come stavolta promettono di diventare il “refugium peccatorum” della politica taorminese con un’elezione in cui il tema si ribalta.

In passato Messina città e la Tirrenica decidevano e la Ionica si prendeva qualche briciola. In questa fase storica il copione si ribalta e non è difficile immaginare che il mazzo con le carte lo darà l’attuale sindaco di Taormina, Cateno De Luca, dominus della politica messinese che punterà a portare sulla poltrona più alta di Palazzo dei Leoni un suo rappresentante politico.

Taormina al centro delle prossime elezioni per la Provincia di Messina, con De Luca e i suoi “pretoriani” da una parte e dall’altra, nel caso specifico, della Perla dello Ionio tutta quelle parti politiche di centrodestra e centrosinistra che sono uscite con le ossa rotte dalle recenti elezioni Amministrative 2023, come prima ancora era accaduto allo stesso modo in quel di Messina città nel 2022.

Tutti all’assalto, con l’ambizione della presidenza ma anche di una poltrona da assessore o magari di un posto da consigliere provinciale.

Si prospettano parecchie velleità di candidatura targate Taormina per le Provinciali 2024, in quello che potrebbe diventare una sorta di “premio di consolazione” per chi era con De Luca ma non ha trovato spazio nelle sue nomine a Taormina, che sinora si sono limitate alle posizioni date in Giunta e al “cerchio magico” del suo gruppo di esperti.

Ancora più serrata sarà la competizione tra tutti quelli che erano contro De Luca e che non vedono l’ora di provare a riposizionarsi altrove, per tornare in auge e anche per allontanarsi dall’insopportabile clima della nuova stagione di quella Perla dello Ionio dove i soliti padroni locali del vapore sono stati relegati al ruolo di spettatori (non) paganti.

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