HomeAttualità e CronacaPrg Taormina: lo stupro "legalizzato" della città

Prg Taormina: lo stupro “legalizzato” della città

TAORMINA – Racconta qualche simpatico politicante di Taormina che da queste parti sia ormai lecito porsi un interrogativo (tra i tanti): è più probabile che la Nasa possa annunciare la scoperta che c’è vita su Marte o che il Comune di Taormina decida di dotarsi di un nuovo Piano Regolatore Generale? La questione non appassiona il “popolino”, e questo acronimo dice ben poco ai non addetti ai lavori, se non fosse che si parla semplicemente – per dirla in modo sgangherato – di tutto ciò che riguarda l’urbanistica e l’edilizia a Taormina, quello che si può fare o no. E la realtà è molto più elementare di ogni discorso: a Taormina c’è un Prg che è stato approvato nel 1976, è stato fatto negli Anni Sessanta e da quel momento – sino ad ora – a Taormina tutti hanno fatto quello che ca…o hanno voluto e in molti si sono fatti i propri porci comodi, costruendo ovunque la qualunque. Basta e avanza questa impietosa fotografia dei fatti, perchè poi per il resto era stato approvato un nuovo Prg nel marzo del 2004 dal Consiglio comunale ma venne stravolto con 168 emendamenti in aula e bocciato qualche anno più tardi dalla Regione Siciliana.

In buona sostanza, nel 2022 Taormina va avanti con un Prg che risale a mezzo secolo fa e prevedeva il boom demografico della città sino ad oltre 20 mila abitanti (ad ora non sono neanche 11 mila con parecchi residenti stagionali). Nel 2022 tutto viene regolamentato a Taormina da un piano che risale all’anno in cui l’Africa scopriva Ebola, Eddy Merckx vinceva la sua settima Milano-Sanremo di ciclismo, un colpo di Stato militare in Argentina destituiva Isabel Perón ed il film “Qualcuno volò sul nido del cuculo” vinceva il Premio Oscar. Tempi lontani, ma di questo se ne sono infischiati tutti quelli che hanno amministrato Taormina sino a questo momento.

Nell’indifferenza di quasi tutti e nell’indignazione di pochi (a partire dall’urlo inascoltato di Cuculunazzo), il nuovo Prg rimane un miraggio e bene che vada trascorreranno chissà quanti anni prima che Taormina possa finalmente disporre di questo strumento di pianificazione urbanistica che dovrebbe rappresentare l’abc di una visione strategica futura di questo territorio. Salvare il salvabile? No, neanche quello. Il Prg può attendere, servono atti, incarichi, risorse economiche che non ci sono e bisogna aspettare, pazientare, ci si proverà ma non si può fare tutto subito. Nel frattempo le norme di salvaguardie sono rimaste più invisibili dei marziani e tutti hanno potuto fare quello che hanno voluto, prendendosi pezzi di città. Sono spariti intere zone di territorio, dove sono spuntanti funghi, palazzine, appartamenti, alberghi, case vacanza e chi più ne ha più ne metta. Taormina è stata “stuprata” con abusi edilizi perfettamente legalizzati. La grande abbuffata è (quasi) compiuta, andate in pace. Amen.

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