HomeEuronewsPioggia di droni russi sull'Ucraina

Pioggia di droni russi sull’Ucraina

Un drone russo si è schiantato contro un grattacielo di Kiev. Secondo l’amministrazione militare della capitale ucraina, il drone ha distrutto tre appartamenti ai piani superiori e l’impatto ha causato anche la rottura delle finestre di altre abitazioni. Due persone sono rimaste ferite, una delle quali è stata ricoverata. Sono 28 i droni kamikaze utilizzati dalla Russia per colpire l’Ucraina la notte tra giovedì e venerdì. Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito dell’abbattimento di 24 di loro. I quattro arrivati a segno hanno colpito un impianto infrastrutturale nella regione di Mykolaiv e danneggiato un impianto di stoccaggio del grano nella regione di Odessa.

Secondo il Cremlino, se i Paesi occidentali dovessero confiscare gli asset russi, Mosca risponderà a sua volta confiscando beni. “Se qualcuno ci confisca qualcosa, allora vedremo cosa possiamo confiscare in risposta”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, commentando la possibilità ventilata in alcuni Paesi occidentali di destinare all’Ucraina i proventi del sequestro di beni statali russi.

Peskov si è espresso anche sulla possibilità che l’Ucraina entri a far parte dell’Unione europea. “La decisione di ammettere un Paese come l’Ucraina nell’Ue indipendentemente dai suoi problemi territoriali, minerà semplicemente l’intero sistema. E le menti assennate si rendono conto che questo sarà un peso che l’Ue semplicemente non sarà in grado di sopportare, e l’Ue collasserà”, ha detto il portavoce del Cremlino.

Quest’anno la maggior parte degli ucraini celebrerà il Natale il 25 dicembre. Fino a questo momento, la grande maggioranza della popolazione, ortodossa, seguiva il calendario giuliano sfasato di 15 giorni e quindi celebrava il Natale il 7 gennaio. La scorsa estate il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato i documenti che spostano ufficialmente le festività in linea con l’usanza occidentale, che osserva il calendario gregoriano. Una scelta politica, di alto valore simbolico, che era già stata in parte anticipata lo scorso anno, adottata per “abbandonare l’eredità russa di imporre le celebrazioni natalizie il 7 gennaio” e molto richiesta dalla popolazione, desiderosa di distanziarsi da tutto ciò che la lega agli aggressori. Secondo uno studio di Kantar, oltre il 60% degli intervistati ha dichiarato che festeggerà il 25 dicembre. Prima dell’invasione russa, lo dichiarava il 18%. Un quarto degli intervistati, invece, ha previsto di festeggiare il Natale due volte, sia il 25 dicembre che il 7 gennaio.

Fonte: Euronews Italia

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