HomeTurismo & LifestylePelligra salva Blutec e ora vuole investire a Taormina: "Città fantastica"

Pelligra salva Blutec e ora vuole investire a Taormina: “Città fantastica”

TAORMINA – Ross Pelligra non si ferma alla grande operazione che lo ha visto diventare ufficialmente con la Pelligra Holding Italia soggetto aggiudicatario della procedura di assegnazione del complesso ex Blutec di Termini Imerese. Il maxi-progetto che porterà all’assunzione di 350 dipendenti con garanzia di impiego per almeno i prossimi due anni, sarà il “fiore all’occhiello” dell’imprenditore australiano che ai siciliani è noto per essere il proprietario e presidente del Catania calcio ma si è soprattutto affermato come un imprenditore illuminato, con i conti apposto (che di questi tempi non è cosa per tutti) e tante idee lungimiranti già realizzate e/o in cantiere.

La Pelligra Group Pty Ltd è un colosso australiano leader mondiale nel settore dell’edilizia e dell’urbanistica, il gruppo vanta 60 anni di attività nel mercato edile-immobiliare sul piano internazionale ed estende i propri insediamenti dalla Cina all’India, passando anche per le Filippine. I progetti industriali dell’azienda hanno una pianificazione che vale centinaia di milioni di dollari. Il gruppo di Pelligra è entrato anche nel mondo del calcio in Australia dopo aver acquisito l’Adelaide United, club di Serie A. Inoltre, il gruppo del presidente del Catania è presente nell’hockey, nel basket e possiede numerosi campi da golf.

“Lo faccio per mio nonno, per i miei genitori e per tutti i siciliani”, così si è presentato quando ha rilevato il Catania Calcio ma con l’ex Blutec ha definitivamente dimostrato anche altri progetti molto ambiziosi Pelligra, che sta investando in modo importante in una terra meravigliosa della quale in tanti si innamorano ma dove poi non è mai semplice concretizzare, tenendo conto che la burocrazia e le lungaggini e complicazioni all’italiana ci mettono del suo per far disamorare gli imprenditori dei propri sogni. E invece Pelligra non è uno che molla, conosce la cultura del lavoro e del sacrificio, ha nel dna la gavetta e pure la pazienza di programmare e affrontare i vari step procedurali senza perdersi d’animo o farsi condizionare.

E proprio i suoi investimenti in giro per il mondo, da protagonista principale e “primo attore” o da socio con altri partner, hanno sempre e comunque un comune denominatore nella solidità delle sue società e nella capacità di dare un’impronta fattiva sul piano sociale ed occupazionale lì dove Pelligra si muove e scende in campo: “Faccio l’imprenditore non solo per il guadagno ma per creare opportunità, lavoro, sviluppo”, ama rimarcare Pelligra. La Sicilia è la sua terra e lo rivendica con orgoglio, le origini le sente nelle vene e nel cuore, ha il passaporto italiano e non si scorda che da qui la famiglia emigrò in Australia negli Anni Sessanta. Ne è trascorso di tempo da quel viaggio del nonno Rosario, dal quale ha preso poi lui il nome. E Ross di quella storia ne sta facendo tesoro, a quel percorso sta dando lustro e vanto.

La famiglia di Pelligra ha origini di Floridia e Solarino, di Catania e di Messina. La Sicilia è casa sua e Pelligra, oltre all’amore già ampiamente dimostrato per Catania e i catanesi, ha un’altra località di quest’isola dove non fa mistero di voler investire: è Taormina, la capitale del turismo siciliano. Qui ha già fatto sapere che gli piacerebbe “acquistare una casa” e attenzione ai possibili sviluppi anche nel mercato dell’hotellerie. “Taormina è una città fantastica, offre terra, sole, cultura, ha una storia importante ed è bellissima”: parole che non necessitano di interpretazioni e sintetizzano l’alto gradimento di Ross Pelligra per la Perla dello Ionio. Un luogo che piace molto a Pelligra e dove, al netto di alcune proposte che gli sono state già fatte, aspetta il momento buono e l’occasione giusta per un investimento importante nel contesto immobiliare e magari turistico-ricettivo.

Pelligra, di certo, è uno che guarda lontano e appaiono molto significative le sue parole in un’intervista rilasciata qualche tempo fa a La Sicilia: “Questa terra ha prospettive incredibili, che voi forse nemmeno immaginate. Vede, io ho una prospettiva che non è di due o di cinque anni e nemmeno di dieci. Io guardo allo sviluppo dei prossimi vent’anni. Guardo alla next generation, ai nostri figli. Qui nei prossimi anni ci saranno crisi e momenti buoni. Prima l’economia cambiava ogni dieci anni , ora cambia tutto in due-tre anni. Ma chi è solido, chi ha una certa struttura, non deve vedere quando la linea arriva in basso. Può permettersi di non vendere, di resistere. Perché poi tanto risale. Ecco, io queste cose le devo vedere fra vent’anni”.

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