HomePoliticaPd col rebus Bolognari: è l'ora di Graziella Longo

Pd col rebus Bolognari: è l’ora di Graziella Longo

TAORMINA – Il Partito Democratico di Taormina aspetta le determinazioni finali del sindaco Mario Bolognari sulla propria ricandidatura e intanto segue con sempre maggiore attenzione l’evoluzione di uno scenario politico che comincia ad agitarsi con insistenza per la campagna elettorale in vista del voto della primavera 2023.

I democratici puntano ancora sul proprio leader indiscusso Bolognari, sperano che rimanga in campo anche in vista dei prossimi cinque anni. Bolognari potrebbe inseguire il bis in una tornata che potrebbe dargli pure il record di quattro successi su altrettante candidature. Ma se così non dovesse essere, il Pd dovrà trovare in fretta un’alternativa. I ragionamenti cominciano a prendere forma nei primi colloqui informali, tra le stanze del Comune e nei divani degli hotel. Si guarda alle soluzioni sia esterne che interne al partito.

Dentro al Partito Democratico la principale opzione potrebbe diventare nei prossimi mesi l’attuale assessore Graziella Longo. La figlia dell’indimenticato sindaco Eugenio Longo, dopo le esperienze in Consiglio comunale e adesso in Giunta, è pronta al grande salto. Sta resistendo alle intemperie della delega alla Viabilità, non si è scomposta neanche al cospetto delle critiche in un contesto che ha da sempre centrifugato tutti gli assessori del Comune di Taormina preposti ad occuparsi della circolazione in città. La sfida raccolta dall’avvocato Longo doveva essere la sua “caporetto” e invece sta diventando un trampolino di lancio per diventare uno dei volti protagonisti della prossima tornata elettorale. Se dovesse esserci il passo indietro di Bolognari, diventerebbe inevitabile che venga presa in considerazione la figura di Graziella Longo, che ha dato prova di carattere e ha avuto anche la capacità di incassare con stile gli sgambetti di chi, all’interno della maggioranza stessa, vorrebbe disarcionarla dall’Esecutivo per un rimpasto last minute di poltrone.

Diversi i motivi potrebbero convincere la figlia del prof. Longo a rendersi disponibile ad una eventuale chiamata per la scalata al vertice di Palazzo dei Giurati. All’orizzonte si prospetta una partita incerta e aperta a qualsiasi esito. Il cognome Longo è di quelli pesanti e per la stimata avvocatessa taorminese ci potrebbe essere l’opportunità di seguire idealmente un pezzo del percorso di un uomo che ha lasciato un segno nella storia di Taormina e nel cuore dei taorminesi, uno dei sindaci più amati di sempre nella Perla dello Ionio. E c’è poi un vuoto di lunga data da colmare nella storia stessa di Taormina, che non ha mai espresso un sindaco donna e non riesce neanche a portare una donna alla candidatura a quella poltrona. L’ultima a provarci fu Francesca Gullotta nel 2013, e in una classe politica locale di uomini che non riescono a fare la differenza, le donne possono e devono osare di più.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.