HomeHomeRaneri-D'Aveni a tutto campo: doppia mossa per la scalata al palazzo

Raneri-D’Aveni a tutto campo: doppia mossa per la scalata al palazzo

Nuovo Sodalizio Politico locale
Asse D'Aveni-Raneri per le elezioni

TAORMINA – Un’opposizione sfilacciata come nel 2018 si prepara alla lunga corsa verso il voto del prossimo anno a Taormina e in questa fase ad essere protagonista su questo fronte politico è anche e soprattutto l’asse formato da Antonio D’Aveni e Andrea Raneri. Entrambi protagonisti nella stagione dell’ex Amministrazione Giardina, il primo da presidente del Consiglio comunale e l’altro da presidente del Consorzio Rete Fognante e poi da vicesindaco, D’Aveni e Raneri si sono ritrovati e hanno stretto un patto per correre insieme alla sfida del 2023.

E adesso la strana coppia vuole diventare determinante e sparigliare le carte di una contesa elettorale che si preannuncia complicata, perché l’opposizione ha gli stessi problemi di quattro anni fa e la compagine di governo è ancora in stand by. Da una parte c’è a solita opposizione che naviga tra veti incrociati e una difficoltà cronica a riannodare le fila, dall’altra c’è una maggioranza “congelata” in attesa della scelta del sindaco Mario Bolognari sulla propria ricandidatura.

E allora, al netto di queste due premesse, il duo Raneri-D’Aveni non ha intenzione di rimanere in balia degli eventi e ha tracciato comunque la strada da percorrere, che potrebbe anche approdare ad una sfida a tre per il futuro governo di Taormina.

Nelle strategie dell’asse Raneri-D’Aveni da una parte si va avanti cercando di aggregare nel campo dell’opposizione, dove al momento l’ala con la quale c’è decisamente poco feeling è quella delle “colombe” di Salvo Cilona e sembrano esserci pochi margini (e poca voglia) per una ricucitura dei rapporti e semmai l’orientamento è quello di andare al voto divisi, ognuno per la sua strada. Non rientra nei piani una convergenza a tutti i costi con le posizioni di Cilona, l’idea non è quella di puntare su una eventuale candidatura di Mauro Passalacqua e allo stesso modo non c’è nei radar neppure la prospettiva che alla fine si debba andare su una ricandidatura di Eligio Giardina.

Dall’altra parte Raneri e D’Aveni lavorano ai fianchi della maggioranza per spaccarla e si guarda con attenzione soprattutto alle anime centriste dell’aggregazione di governo, non disdegnando la possibilità di isolare il Partito Democratico, fare “terra bruciata” attorno al partito dell’attuale sindaco e lasciare stavolta i dem ai margini della partita politica.

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