TAORMINA – L’opposizione taorminese continua ad inseguire la quadra verso le elezioni del 2023 ma l’obiettivo resta decisamente lontano e c’è chi si trova in questo momento tra due fuochi, tra i falchi e le colombe, tra l’incudine e il martello. E’ il caso dell’ex sindaco Eligio Giardina, che è tornato in campo dopo quattro anni di assenza dalla scena politica locale e vuole fare la sua parte in questa tornata elettorale.
Giardina in questa fase siede al tavolo con i “falchi” dell’opposizione e al contempo dialoga con “le colombe” di uno schieramento che rimane ancorato su una situazione piuttosto magmatica ed indecifrabile. L’ex sindaco non sarebbe entusiasta di come stanno le cose, ma non desiste, non molla e attende gli sviluppi delle consultazioni, anche per capire se il fronte dell’opposizione si presenterà compatto all’appuntamento con il voto o se, invece, si spaccherà in due liste, come pare possibile se non probabile di questo passo.
L’ex sindaco di Taormina osserva tutti, ha le sue perplessità ma non si espone e continua a pensare che alla fine potrebbe anche crearsi una condizione di stallo tale da imbucare di nuovo l’opposizione in un vicolo cieco, con i vari candidati a sindaco che rischiano di bruciarsi uno dopo l’altro per mano della loro stessa frenesia. Giardina li aspetta al varco e li vuole cuocere “a fuoco lento”. Attende la sua chance che potrebbe diventare nei prossimi mesi un’opzione per mettere d’accordo i movimentati commensali.
