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Naxos 2026, De Luca: “Giannetto non è all’altezza di fare il sindaco. Non c’è cosa peggiore dell’asino che…”

GIARDINI NAXOS – Divorzio politico e brusca chiusura anche del rapporto personale tra Cateno De Luca e Pietro Giannetto. Il leader di Sud chiama Nord venerdì scorso aveva bollato l’ormai ex coordinatore di ScN a Giardini Naxos come “cavallo di Troia” e “portatore di zizzania” e oggi è arrivata l’uscita da ScN di Giannetto che ha risposto per le rime ufficializzando il suo addio al movimento. Adesso De Luca rincara la dose e lancia un duro attacco a Giannetto.

“Perché l’amicizia si deve interrompere per becera ambizione? Mi dispiace – afferma De Luca – apprendere che Pietro Giannetto, mio amico dal 2012, cioè dalla sua candidatura alle regionali in Rivoluzione Siciliana, abbia abbandonato il progetto “Naxos Taormina” per quelle che lui definisce “imposizioni dall’alto” o per “mie invasioni di campo”, dopo aver condiviso — nella sua qualità di coordinatore dei comitati di Sud chiama Nord — tutto il percorso che abbiamo avviato, partecipando a tutte le riunioni e a tutti gli incontri senza mai manifestare alcun malessere o minimo dissenso”.

“Nonostante Pietro abbia pubblicamente umiliato tutta la squadra (e me in primis) sabato 25 ottobre in piazza, non salendo sul palco unitamente agli altri 21 candidati al Consiglio comunale, preferendo dialogare con un ex sindaco durante la nostra manifestazione e andando via nel momento in cui i candidati sono stati chiamati sul palco, io l’ho incontrato il successivo lunedì pomeriggio per approfondire il suo “malessere”. Dal confronto è emerso che la strategia che abbiamo avviato stava andando talmente bene che non gli avrebbe consentito di essere il designato a sindaco, perché i giardinesi — compresi tanti suoi amici, che lui aveva cercato di frenare — si erano iscritti alla piattaforma e si erano proposti per candidarsi al Consiglio comunale.

“Ho cercato di fargli capire che il prossimo sindaco di Giardini Naxos doveva essere una figura condivisa dal basso, con tanta preparazione amministrativa e tanta disponibilità di tempo, perché c’è molto lavoro da fare. Lui mi ha detto: “Se tu dici a tutti che il prossimo candidato a sindaco dovrò essere io, tutti si accoderanno ed io farò il sindaco”.

Sono rimasto sbalordito e ho replicato: “Premesso che non ti ritengo all’altezza di fare il sindaco, ma forse potresti essere un buon assessore, io non farò mai una stron*ata del genere perché rinnegherei i miei valori di valorizzazione dei palazzi municipali, e con te farei proprio l’opposto. Comunque, abbiamo deciso che ci saranno le primarie all’interno della piattaforma, quindi procedi con le modalità concordate e, se gli iscritti alla piattaforma ti sceglieranno come nostro candidato sindaco, io ti sosterrò senza alcun problema”.

“Ci siamo lasciati con l’intesa di incontrare, tra sabato e domenica, alcuni nostri sostenitori che avevano (a suo dire) delle perplessità sulla strategia, e con il consueto abbraccio. Giovedì scorso Pietro ha formalizzato la richiesta di ritiro della sua candidatura al Consiglio comunale, continuando a gettare fango su alcuni candidati e sull’intera strategia (atteggiamento che nell’ultimo mese ha tenuto in vari incontri fatti da lui con vari esponenti politici e non, ad insaputa di tutti)“.

“Spero che questa mossa, sostenuta da coloro che hanno affossato Giardini Naxos – conclude De Luca -, generi la giusta reazione che merita: auspico per il comizio del 9 novembre, alle ore 19:00, in Piazza Municipio, una grande reazione di piazza e il raggiungimento di 36 candidature al Consiglio comunale per le nostre prime tre liste, e almeno 300 adesioni alla nostra piattaforma, rispetto all’obiettivo prefissato di 500 adesioni. Non c’è cosa peggiore nella vita dell’asino che, ad un certo punto, si sente un cavallo. Buona fortuna, amico mio”.

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