HomeAperturaMigranti, lotta ai trafficanti a suon di chiacchiere

Migranti, lotta ai trafficanti a suon di chiacchiere

“Il primo obiettivo è combattere le reti di trafficanti di migranti”. Parole del premier italiano Giorgia Meloni al termine del vertice Ue di Granada. Il nostro primo ministro ci mette buona volontà in una questione che in realtà sembra lontana da una svolta. Le belle intenzioni dovrebbero tradursi in fatti concreti e atti risolutivi: al momento, invece, i trafficanti continuano ad imporre la loro legge e a far viaggiare un numero interminabile di barconi carichi di gente disperata. La rotta del Mediterraneo è un via vai senza tregua. La situazione rimane sotto gli occhi di tutti e – sperando vivamente di sbagliarci -, al di là delle strette di mano e dei flash nei salotti istituzionali, tutto si arena sul piano inclinato delle solite chiacchiere.

Se poi ci si mettono anche le parole del cancelliere tedesco Scholz, che si è dichiarato “consapevole” che “la strategia italiana è l’unica che può essere efficace”, la sensazione è quella di una presa per i fondelli. Il governo italiano naviga all’insegna del “vorrei ma non posso”, promette la linea dura ma l’Europa gli consente soltanto di mettere in campo una strategia conciliante. Si era partiti dal mantra di campagna elettorale del 2022 del blocco navale, si è arrivati al film già visto dell’Europa che detta lo spartito. Non conta se a Palazzo Chigi ci sia la destra o la sinistra: l’Italia deve stare attenta, viene controllata a vista da Bruxelles ed è chiamata ad eseguire il dettato.

“La Germania a me ha detto che bisogna andare avanti con questo lavoro in Tunisia”, ha aggiunto Meloni ma non si comprende se ci creda davvero che Scholz le abbia dato carta bianca o se, invece, sia consapevole che si tratta dell’ennesimo brodino. Belle parole che davanti alle telecamere brillano quasi fosse un principio di svolta e poi si sciolgono come neve al sole.

“Tutti ci dicono che il lavoro con Tunisi deve essere replicato con altri Paesi del Nord Africa e non solo”, insiste Meloni a conclusione dell’incontro con il cancelliere Olaf Scholz. I due capi di governo – rende noto Palazzo Chigi – hanno discusso dei principali temi europei al centro del Consiglio, con particolare riguardo alla questione migratoria, esprimendo soddisfazione per l’intesa raggiunta a Bruxelles sul regolamento delle crisi. I due leader, nel constatare l’ottimo livello della cooperazione tra Roma e Berlino, si sono dati appuntamento al vertice intergovernativo italo-tedesco, che si terrà in Germania a fine novembre.

Prima del vertice, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un bilaterale con il premier polacco Mateusz Morawiecki. In una diretta su Facebook, Morawiecki ha riferito di aver incontrato Giorgia Meloni. “Siamo entrambi d’accordo sul fatto che è importante soprattutto difendere le frontiere esterne, perché altrimenti ci sarà sempre una situazione in cui decine di milioni di persone, se non centinaia di milioni di persone, vorranno venire qui da molte parti del mondo, ha detto Morawiecki. “L’Europa – ha avvertito – non sarà in grado di resistere a questo, l’Europa si romperà”. Ecco, questo sembra invece decisamente più probabile, perchè poi c’è chi si stancherà di farsi prendere per i fondelli dalla solita Europa che dice di essere d’accordo con l’Italia e poi la lascia da sola a fare il campo profughi dei disperati.

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