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Mazzeo, le piastrelle di accesso alla spiaggia scompaiono e poi riappaiono…

TAORMINA – Nei giorni scorsi su TaorminaNews24 avevamo posto la questione, decisamente singolare, delle piastrelle acquistate la scorsa estate dal Comune di Taormina –“Aspettando la bandiera blu” – per realizzare gli accessi alla spiaggia di Mazzeo, e poi lasciate in bella mostra, al caldo e al freddo, sul lungomare. Logica avrebbe voluto che quelle piastrelle venissero trasferite altrove alla fine della stagione turistica, per poi ricollocarle al proprio posto nell’estate che verrà. Così il 23 gennaio 2024 ne abbiamo parlato in un articolo su TN24. E cosa accade? Avviene che 72 ore dopo, venerdì 26 gennaio, le piastrelle vengono portate via.

Ovviamente è stata soltanto una pura e fortuita casualità che, dopo questo articolo, le piastrelle – dopo 5 mesi – siano state portate via, si dirà che era tutto pianificato, che c’era già un accordo e insomma le solite supercazzole hanno accompagnato questa piccola svolta.

Tutto risolto, tutto è bene che quel finisce bene. E invece no. Guardate questa foto.

Rieccole le piastrelle degli accessi alla spiaggia. “Aspettando la bandiera blu” sono scomparse dal lungomare di Mazzeo al tramonto di gennaio, per riapparire da un’altra parte, poco più in là. Dove? Nel piazzale della scuola elementare della frazione. A volte la cura è peggio del male e questo è un esempio plastico di come, nella fretta di dare una risposta a un articolo, si sia posto un rimedio pasticciato che, non solo non risolve il caso, ma pone semmai un ulteriore problema per la pubblica incolumità e un rischio specifico per i bambini. C’è una transenna a protezione, ma non a caso le mamme si sono già lamentate. Il Comune ha un’infinita di immobili e spazi di sua proprietà, che pur ridotti in tanti casi al disastro, potrebbero comunque ospitare quelle piastrelle e tuttavia si è scelta una soluzione infelice (e la vogliamo “toccare piano”) in modalità “metti la cera, togli la cera”. Ci piacerebbe, tra l’altro, sapere se la dirigente scolastica è stata informata di questa collocazione delle piastrelle nel cortile della scuola.

Non sappiamo chi si è occupato di questa vicenda e nemmeno vogliamo saperlo, anche perché poi le responsabilità bisogna sempre prendersele tutti (come i meriti). Se poi, anche stavolta, l’ostacolo insuperabile di un Comune che sta incassando risorse come una centrifuga dal recupero delle morosità, sono sempre le 150-200 euro per lo spostamento altrove delle piastrelle, allora siamo messi bene. Houston, abbiamo un problema, chiamate il tutor.

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