HomeAttualità e CronacaRiscossione Taormina, Chemi: "La mia Tari pagata ma non risultava"

Riscossione Taormina, Chemi: “La mia Tari pagata ma non risultava”

TAORMINA – Proseguono a Taormina le lunghe code di cittadini in fila per i pagamenti delle bollette presso l’Ufficio Tributi. E continuano anche i malumori dei cittadini, che in non pochi casi vengono chiamati a raggiungere gli uffici comunali per un pagamento già avvenuto.

Al netto dei vari casi di morosità e/o evasione, e di una percentuale di riscossione che a Taormina era scesa negli ultimi 20 anni su livelli inaccettabili, permane insomma anche l’altra faccia della medaglia ed è la situazione paradossale di chi è costretto a perdere tempo, a volte anche delle ore, per chiarire che la somma richiesta dal Comune è già stata versata. La bonifica della banca dati sin qui non si è compiuta e l’ennesima lamentela arriva stavolta da Giuseppe Chemi, noto e stimato ristoratore taorminese.

“Avevo una Tari rateizzata finita di pagare a ottobre 2023 – spiega Chemi -. Ebbene non al Comune non risultava il pagamento di una parte della rateizzazione. A quel punto faccio il controllo incrociato banca/cassetto fiscale e risultava tutto pagato. Ovviamente è dovere del cittadino pagare i tributi ma il contribuente non deve essere stressato e vessato. Se gli uffici non funzionano non è colpa del cittadino”.

Aggiungiamo noi che poi semplicisticamente la colpa non può sempre ricadere sull’impiegato di turno, ultimo anello della catena, che in questo momento ci sta mettendo la faccia e sta affrontando – sotto pressione – i tanti utenti (spesso arrabbiati). La bonifica della banca dati sicuramente andava fatta già negli anni precedenti ma poi che senso ha inviare una raffica di notifiche pur sapendo, in partenza, che tra queste ci sono diversi errori? Ci sarà stata la scure dei termini per la prescrizione da evitare, ma se poi l’anziano o il malcapitato di turno ha già pagato e non ha più i dimostrativi da produrre lo rifacciamo pagare di nuovo e buonanotte ai suonatori? Si poteva organizzare il servizio cercando soluzioni almeno in grado di evitare la “Via Crucis” agli uffici e le code in atto da mesi? Sicuramente sì.

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