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Le Rocce, Basile: “Ecco il progetto, il 29 giugno il via ai lavori”

TAORMINA – “Siamo pronti a dare una svolta all’ex Villaggio Le Rocce. Intendiamo ripristinare tutto ciò che ha rappresentato un elemento di grande bellezza e di attrattività di questo luogo, che deve tornare ad essere un valore aggiunto per il territorio e per una fruizione da parte della collettività”. Così il sindaco della Città Metropolitana, Federico Basile anticipa il piano dell’ex Provincia regionale per i lavori che porteranno alla riqualificazione de Le Rocce a Taormina. 

Saranno consegnati, infatti, il prossimo 29 giugno i lavori per la realizzazione delle opere di rigenerazione urbana del compendio ex villaggio Le Rocce di Taormina, con il relativo recupero edilizio, grazie al finanziamento di 7 milioni 551 mila 408 euro ottenuto dalla Città Metropolitana di Messina attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il progetto, inserito nel Piano Urbano Integrato n.11, “Piano integrato aree estese a valenza ambientale, culturale e turistico-sociale”, mira alla definitiva valorizzazione del complesso, che si estende su oltre 16.000 metri quadri di terreno, ricadenti nella Riserva Naturale Orientata dell’Isola Bella, sui quali sono presenti 25 corpi di fabbrica dei quali 18 destinati a residenza (bungalow), 2 destinati a servizi, 4 adibiti a depositi e infine 1 per alloggio custode.

“Grazie ai fondi intercettati dalla precedente Amministrazione De Luca – ha dichiarato Basile – possiamo dare l’avvio agli interventi di rigenerazione di un’area di pregio. L’obiettivo è quello di creare una cittadella inclusiva e di eccellenza per qualità delle strutture e dell’assistenza fornita alle persone con disabilità, che metta a disposizione degli ospiti laboratori di teatro, arte, musica, autonomia ed economia domestica, informatica, ergoterapia, sartoria oltre ad attività sportive e riabilitative; tutto ciò sarà possibile grazie agli spazi esterni dotati di giardini, terrazze, ampi cortili, verde diffuso, orti urbani, immobili e residenze”.

Il progetto, che garantirà il mantenimento del contesto naturale, con l’esclusione di qualsiasi intervento non strettamente necessario alla messa in sicurezza, prevede il consolidamento degli spazi esterni con tecniche e materiali esclusivamente naturali, il miglioramento delle fondazioni, la verifica delle strutture e la messa in sicurezza sismica, la realizzazione di nuove strutture di copertura in materiali naturali approvati dalla Soprintendenza di Messina, l’inserimento di pannelli di isolamento termico, l’installazione di unica pompa di calore centralizzata con utilizzo di impianti di distribuzione non invasivi, l’installazione di impianti sanitari e di illuminazione a led, la demolizione di tutte le superfetazione o costruzioni non strettamente necessarie all’uso previsto e la bonifica e ripiantumazione delle aree dismesse, con piante tra quelle caratterizzanti la zona protetta. 

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