Si prospetta un anno molto importante per il turismo in Italia. Il 2023 promette numeri straordinari e risultati importanti per gli operatori economici e un’ulteriore conferma è arrivata da Ivana Jelinic, Ceo di Enit, l’ente preposto alla promozione turistica del nostro Paese all’estero.
Dopo un 2022 all’insegna del rilancio, ora per l’Italia e per le capitali del turismo come Taormina, punta di diamante della Sicilia, l’obiettivo è quello di tornare in via definitiva sui livelli del 2019, ultima stagione pre-pandemia. «Vorremmo tornare ai dati del 2019, anno migliore per il turismo in Italia con un totale 131,38 milioni di turisti, e anzi fare ancora meglio – ha detto Jelenic in un’intervista a VanityFair -. L’anno appena trascorso è stato molto incoraggiante e vorremmo che il 2023 fosse l’anno del record».
«Sul fronte europeo il primo mercato è quello tedesco, seguito da spagnolo e quello del Regno Unito. Sul fronte internazionale lungo raggio senza dubbio il mercato americano e anche i sudamericani. Ora stiamo ponendo l’attenzione sul mercato indiano, un miliardo e mezzo di persone e un’economia che cresce a doppia cifra. Dobbiamo comunque riempire il vuoto lasciati di russi e cinese».
Poi una conferma sul mercato americano in forte crescita, che in Italia ha tra le sue destinazioni preferite la Sicilia, a Taormina, dove nel 2021 è stata girata la fortunata serie tv “The White Lotus”, vincitrice di due Golden Globes. «Gli americani puntano alle grandi città d’arte”. Ma ci sono anche i tedeschi che “scelgono i borghi e le località minori”.
«I turisti stranieri sono il 52 % delle presenze turistiche in Italia, e rappresentano un giro di affari di 21,7 miliardi (su un totale insieme al turismo nazionale di 70,5 miliardi di euro, ndr). Il budget di Enit è di circa 30 milioni all’anno, ma nel 2023 avremo una locazione aggiuntiva grazie al Pnrr, mentre per i prossimi anni è prevista una lieve diminuzione».
Taormina, dopo aver raggiunto quota Un milione di presenze nell’anno da poco concluso, adesso punta ad un 2023 all’insegna di un’ulteriore crescita del movimento turistico, con una forte spinta che dovrebbe arrivare proprio dal mercato statunitense, diventato ormai il primo nella Perla dello Ionio, e con la conferma dei mercati tradizionali, a partire da Gran Bretagna e Germania.
