TAORMINA – Lo chef stellato Pietro D’Agostino, presidente di Act (Associazione Commercianti Taormina) plaude al rapporto sempre più importante che si sta creando tra il magnate francese Bernard Arnault e la Città di Taormina. Il presidente e ceo di Lvmh sta puntando, in termini sempre più concreti, nel quadro dei suoi investimenti italiani sulla capitale del turismo siciliano.
“Taormina è sempre più una capitale del luxury grazie anche agli investimenti di Arnault”, ha evidenziato D’Agostino, volendo rimarcare l’impatto positivo della presenza – e delle relative operazioni commerciali – del “re del lusso” nella Perla dello Ionio.
Lvmh, con oltre 75 brand dell’alta gamma, ha archiviato il 2022 con un incremento straordinario del fatturato. Secondo il bilancio appena pubblicato, ammontano a 79,2 miliardi di euro i ricavi complessivi dell’anno appena concluso (+23% sul 2021). E proprio nel 2022 Arnault – che già possiede l’hotel Timeo e l’hotel Villa Sant’Andrea – ha aperto a Taormina la boutique di lusso Dior, che ha vissuto subito una stagione da record, sui livelli di una piazza importante come Capri e con margini di crescita di rilievo anche in vista di questa nuova stagione.
Ma l’uomo più ricco del mondo non si accontenta e, ad ulteriore conferma della valutazione strategica che attribuisce alla Città di Taormina, con il proprio gruppo ha chiuso di recente una maxi-operazione riguardante l’avvenuta acquisizione di un immobile di pregio nel centro storico di Taormina.
