HomeEuronewsIn Europa senzatetto in aumento: l'UE che fa?

In Europa senzatetto in aumento: l’UE che fa?

Si stima che ogni notte quasi 900.000 persone dormano per strada nei Paesi dell’Unione europea. Un numero equivalente alla popolazione di città come Torino o Marsiglia. Ma questa è solo la punta dell’iceberg. Si pensa che molti altri senzatetto vivano in alloggi temporanei. Secondo i dati nazionali, nell’ultimo decennio il fenomeno dei senzatetto in Spagna è aumentato del 25%. Queste statistiche hanno spinto a ripensare a come affrontare questa forma estrema di esclusione sociale. La soluzione proposta è semplice: dare una casa a tutte le persone che vivono per strada. Madrid ha adottato un approccio innovativo per aiutare i senzatetto a trasformare la loro vita.

Dopo il fallimento del suo matrimonio, Carlos ha vissuto per diversi anni in condizioni precarie. Oggi ha un appartamento tutto suo alla periferia di Madrid grazie a questo approccio, noto come Housing First. “L’appartamento ha cambiato la mia vita in tutti i sensi – dice Carlos a Euronews -. Mi dà tranquillità. Quando si vive per strada mancano tante cose. Ora posso cucinare. Non devi trovare un modo per lavare i vestiti, ora posso farlo e uscire con la tranquillità di avere un tetto sopra la testa. Oggi sono molto felice”.

I dati indicano che dal 2009 il numero di senzatetto nell’Ue è raddoppiato. Si ritiene che ogni notte circa 895.000 persone dormano all’addiaccio o in alloggi di emergenza. L’aumento del costo della vita negli ultimi anni, in particolare l’impennata dei prezzi degli affitti, del carburante e dei generi alimentari, è ritenuto un fattore importante. A differenza degli approcci tradizionali, Housing First non richiede che una persona soddisfi determinati criteri, come l’aver smesso di bere o di assumere droghe, prima di ricevere l’assistenza abitativa. L’alloggio è quindi visto come un diritto e non come una ricompensa.

L’Europa si è impegnata a spendere almeno il 25% delle risorse del Fondo sociale europeo Plus per l’inclusione sociale e almeno il 3% per la lotta contro la deprivazione materiale. Anche la Piattaforma europea per la lotta contro la mancanza di una fissa dimora cerca di produrre un cambiamento. Ma di fronte alla carenza di alloggi a prezzi accessibili, all’aumento dell’inflazione e dei flussi migratori, cosa può fare Bruxelles per contrastare l’attuale tendenza? Lo abbiamo chiesto all’ex premier belga Yves Leterme, co-presidente della piattaforma. “La sfida deve essere affrontata a livello locale. Ma penso che, se l’Europa vuole avere una dimensione sociale, dovremmo includere questioni come questa – dice Leterme -. Vogliamo concordare come monitorare gli sviluppi per poter affrontare il problema in modo ottimale. Vogliamo avere uno scambio, una piattaforma di scambio, di buone pratiche e di apprendimento reciproco a livello europeo”.

Fonte: Euronews Italia

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