TAORMINA – “Sino ad oggi a Taormina, sull’imposta di soggiorno, il nostro Comune l’86% lo incassa dagli hotel e solo il 14% dall’extralberghiero, nonostante il numero dei posti letto presenti in città per il settore alberghiero e per quello extra sia praticamente quasi lo stesso”. Così l’assessore al Turismo, Jonathan Sferra pone in evidenza, con un dato significativo, la questione della necessità di intensificare la lotta all’evasione nei confronti di una parte del settore extralberghiero che sin qui ha operato nel “sommerso” e non ha versato l’imposta di soggiorno.
“Il vero problema è abbastanza chiaro ed evidente è l’evasione – spiega Sferra -. Non c’è mai stata un’efficace azione di contrasto all’evasione. L’extralberghiero non corrisponde alla logica della camera che viene affittata per arrotondare. E’ una vera e propria impresa. E’ un attività che fa imprenditoria e come tale va valutata. Ci sono B&B che vendono una stanza anche a 300-400 euro, non è più l’affitto improvvisato di una camera come avveniva negli Anni Ottanta e Novanta. Mi chiedo perché non sia mai stata definita un’intesa con Airbnb per la riscossione delle somme dell’imposta di soggiorno. Potrebbe essere uno strumento molto efficace per il contrasto alla mancata riscossione”.