HomeParlamentoIl tritolo di Silvio sarà la fine di Forza Italia

Il tritolo di Silvio sarà la fine di Forza Italia

Il nuovo governo non ha neanche visto ancora la luce ma il cosiddetto “padre nobile” della coalizione, il fondatore del centrodestra ha già deciso di bombardarlo con una carica di tritolo piazzata al chilometro zero della strada per Palazzo Chigi. Silvio Berlusconi non poteva fare scelta peggiore che farsi trascinare da questuanti e cortigiane di Arcore in una battaglia che svilisce il suo tentativo di chiudere la propria parabola politica da uomo delle Istituzioni, come aveva già provato a fare nella partita per l’elezione del presidente della Repubblica.

La guerra a Giorgia Meloni è diventata ben presto una mossa kamikaze che ha finito per coprire di ridicolo il leader di Forza Italia, con la scena pietosa di un foglietto esibito quasi certamente non per caso e come concordato forse con chi è stato co-autore (o co-autrice) di questa sceneggiata.

La prospettiva appare chiara a molti, forse non ancora al diretto interessato e all’ala più guerrigliera di Forza Italia. Il partito di Berlusconi si è già spaccato tra l’ala che fa capo ad Antonio Tajani, che dissente da questa faida e spinge per una ricomposizione della frattura, e quella guidata dalla fedelissima di Berlusconi, Licia Ronzulli, che vorrebbe proseguire il braccio di ferro con la Meloni.

L’8% del 25 settembre scorso non è bastato dalle parti di Arcore per far capire che c’è un partito che non ha più le percentuali di un tempo e una parte, tra l’altro, del risultato ottenuto da FI alle politiche è merito della Sicilia, ormai unica regione o quasi dove, al netto delle simpatie o antipatie che suscita il reggente isolano Gianfranco Micciché, Forza Italia va ancora forte e ottiene numeri determinanti.

All’orizzonte, in questa partita, c’è il Terzo Polo di Calenda e Renzi che se la ride e non aspetta altro che l’occasione per mettere l’Opa su Forza Italia ed ingrassare le sue fila. Soprattutto il furbacchione Renzi lo sa e aspetta, se la ride sornione e paziente, seduto sulla riva del fiume ad aspettare quel che rimarrà del nemico. Non accadrà subito ma, di questo passo, sembra soltanto una questione di tempo. E d’altronde è molto probabile che sia stato proprio Renzi a fare lo scherzetto della votazione che ha portato all’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato senza i voti di Forza Italia e con una pattuglia misteriosa di soccorritori dai banchi dell’opposizione.

La diaspora azzurra è iniziata. Bisogna soltanto capire se esploderà adesso (quasi certamente no) o più avanti. Il tritolo azzurro che doveva bombardare la nascita del governo Meloni, promette o minaccia – a seconda dei punti di vista – di far squagliare Forza Italia.

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