HomePoliticaIl "no, grazie" e la scelta finale di D'Agostino: arriva la conferma

Il “no, grazie” e la scelta finale di D’Agostino: arriva la conferma

TAORMINA – Tra le dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore da Mario D’Agostino per fare chiarezza sulla posizione del proprio gruppo emerge, pur in termini criptici, anche un retroscena che era stato anticipato a suo tempo da TN24. Al netto delle valutazioni comunque fatte ed esplorate in questi mesi da D’Agostino sulla propria candidatura, è anche vero che il chirurgo taorminese ha rifiutato di scendere in campo proprio come avversario dell’attuale sindaco Mario Bolognari.

“E’ cosa nota quella che è stata l’indisponibilità di una mia candidatura in contrapposizione all’attuale sindaco, Mario Bolognari”, ha dichiarato D’Agostino ieri.

Da una parte c’è stato quello che è stato definito “l’arroccamento di una parte della maggioranza su posizioni non trattabili”. In buona sostanza, la posizione su quel fronte è stata sin da subito ed è rimasta quella di un sostegno politico netto alla ricandidatura di Bolognari. Il Pd ed altre anime della maggioranza non hanno mai messo in discussione la granitica leadership del sindaco in carica e di riflesso non c’è stata un’apertura ad una candidatura alternativa, con i “dagostiniani” che avevano sul tavolo proprio la carta di una nomination per D’Agostino o quella della presidente del Consiglio, Lucia Gaberscek.

Tuttavia, su Mario D’Agostino, c’è stato il pressing delle opposizioni che avevano provato a loro volta a convincerlo a candidarsi e i contatti, per essere più precisi, si erano sviluppati qui in almeno due momenti, come avevamo anticipato su TN24. La prima fase risale ad un anno fa, quando già in primavera c’era stata la prima spaccatura al tavolo dell’opposizione e da lì era partita l’iniziativa per la formazione di una nuova compagine che sarebbe stata guidata proprio da D’Agostino.

Poi, la sera del 26 settembre 2022 era arrivato l’annuncio dell’entrata in scena di Cateno De Luca alle elezioni a Taormina, che ha frantumato lo scenario politico cittadino. E nelle settimane successive l’opposizione era tornata alla carica con lui, provando, in un tentativo estremo, a convincere in quel caso D’Agostino a candidarsi come anti-De Luca.

D’Agostino ha detto “No, grazie” all’opposizione lo scorso ottobre. Il momento convulso era quello in cui si ipotizzava uno scontro a tre proprio tra D’Agostino, Bolognari e De Luca. Ma al contempo c’era in ballo pure l’idea trasversale del cosiddetto “listone” e di portare Bolognari verso il passo indietro, per dare vita ad un eventuale fronte unico anti-De Luca. Ci fu, in quella direzione, pure una riunione pubblica in Via Pirandello, dagli ex Maristi.

In definitiva, in questa lunga campagna elettorale verso il voto del 28 e 29 maggio, D’Agostino ha avuto in diverse fasi l’opportunità concreta di candidarsi a sindaco ma anche stavolta ha scelto di non scendere in campo. Il chirurgo taorminese, figlio del compianto primo cittadino Carmelantonio D’Agostino, ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per provare a chiudere quel conto aperto con il destino che nel 2007 si era portato via il padre dopo poco più di un anno di dall’elezione a primo cittadino.

Non lo entusiasma oggi la scelta dell’adesione allo schieramento di Cateno De Luca ma la ritiene una via a questo punto obbligata, pur tra perplessità di fondo che c’erano e incompatibilità che rimangono ed emergono nel documento delle scorse ore, che spiega il “divorzio” politico con Bolognari e lascia piuttosto ai margini l’alleanza all’orizzonte con l’aggregazione del parlamentare. “Questa è la fase del confronto e della riflessione sul percorso e sui programmi; dopo, solo dopo, è lecito parlare di tutto il resto”, è l’emblematico messaggio lanciato da D’Agostino.

Alla fine dei giochi, D’Agostino ha fatto una scelta – va detto e riconosciuto – anche di altruismo personale prima ancora che di carattere politico. Aveva la possibilità di tirare dritto, mettere in piedi una sua lista e andare fino in fondo per candidarsi, sapendo di essere competitivo e che nel 2018 i suoi numeri erano stati determinati per l’elezione dell’attuale compagine di governo. Ha deciso, invece, diversamente, ha messo da parte le proprie legittime aspirazioni e, in un’ottica di gruppo, ha fatto un passo di lato, puntando anche questa volta sulla riconfermata presenza da protagonista nella scena politica locale della moglie Lucia Gaberscek. Ha assecondato e condiviso la volontà della presidente del Consiglio, che ha spinto in queste settimane per un’intesa con Cateno De Luca e la sua costituenda compagine. E’ la scelta finale, una scelta politica e di cuore.

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