TAORMINA – La capogruppo dell’opposizione, Francesca Gullotta, va all’attacco dell’Amministrazione sulla prevista alienazione della Badia Vecchia. “Con delibera di Giunta Comunale del 28/08/2023, nell’allegato B tra gli immobili disponibili da alienare – afferma Gullotta -, é stato inserito il Palazzo Badia Vecchia, palazzo trecentesco del periodo aragonese con annesso giardino, il cui valore complessivo é stato indicato in 6 milioni. Un sindaco “estraneo” e un’Amministrazione disattenta si permettono di fare un’azione di questo tipo. Ma come osate? Dovreste solo vergognarvi. La Badia Vecchia non si tocca. I nostri beni culturali contengono le vestigia del nostro passato e sono il simbolo di una storia gloriosa che non può essere dimenticata o svenduta. Che i taorminesi facciano le dovute riflessioni”.
“Forse si dimentica che questo bene culturale, acquistato dal Comune nel 1958 dagli eredi della famiglia Floresta, risulta inserito nell’inventario del patrimonio comunale come bene indisponibile e come tale non può essere venduto. I beni comunali indisponibili, infatti, secondo il codice civile sono quei beni mobili o immobili destinati ad un pubblico servizio e che pertanto non possono essere sottratti alla loro destinazione, salvo che nei modi prescritti dalle leggi amministrative per tale cambiamento. Il valore capitale attribuito é inestimabile e quindi prettamente simbolico, essendo la Badia Vecchia di altissimo valore storico, artistico, architettonico e monumentale”.
“Tutti i taorminesi – conclude Gullotta -, inoltre, sono legati a questo palazzo-torre da un profondo sentimento religioso e affettivo, perché nel suo pozzo sono state trovate 2 icone bizantine, importanti per il culto mariano taorminese, la Madonna non Manufatta, che ha salvato la Città dal terremoto del 1693, che oggi si trova presso il Duomo, la cui Manta argentea é stata restaurata nel 2017, e la Madonna col bambino esposta preso la Sala Giovanni di Giovanni”.
