HomePoliticaG7 2024, guerra Fratelli d'Italia-De Luca: altro schiaffo a Taormina

G7 2024, guerra Fratelli d’Italia-De Luca: altro schiaffo a Taormina

TAORMINA – Prosegue lo scontro politico tra Fratelli d’Italia ed il sindaco di Taormina, Cateno De Luca. Il parlamentare cannoneggia il partito di Giorgia Meloni, che risponde per le rime. Il governo ha scelto la località che ospiterà il G7 Agricoltura 2024, l’evento si terrà in Sicilia ma a Siracusa.

Dopo il forum sul turismo organizzato a Brucoli (Augusta) dal 6 all’8 ottobre scorso con la presenza di tutti i ministri dell’attuale esecutivo, e l’avvenuta previsione degli Stati Generali del Cinema che si terranno dal 12 al 14 aprile 2024 sempre a Siracusa, Fratelli d’Italia manda un’altra cartolina al palazzo municipale di Taormina. Un messaggio subliminale che in realtà è un segnale chiaro. Nulla contro la Perla dello Ionio, ma in sostanza una linea politica che in questo momento premia altri versanti siciliani e taglia fuori la capitale del turismo dalla scelta di questi appuntamenti di rilievo perché da queste parti i rapporti sono decisamente conflittuali.

Spazio e lustro ad altre città siciliane, perché, al netto della consapevolezza del fatto che il mondo non comincia e non finisce a Taormina, oggi al governo della Perla c’è il “nemico giurato” del centrodestra De Luca. E Fratelli d’Italia non ha intenzione di concedere visibilità all’avversario che si sta “allenando” a Taormina ma ha Palazzo d’Orleans nel mirino e che, al tramonto di quest’annata, sta tessendo la trama di un possibile accordo tra le opposizioni a Palermo con il Pd e il M5S, per un fronte politico alternativo che avrebbe l’obiettivo di spodestare proprio la maggioranza di centrodestra.

Così sull’asse Roma-Palermo, con il placet di Palazzo Chigi alle istanze dei parlamentari siciliani del territorio, si scrive un altro capitolo della contesa tra i “meloniani” e il leader di Sud chiama Nord. L’ennesimo segnale arriva puntuale e inesorabile, con Siracusa scelta per ospitare il prossimo G7 dell’Agricoltura che avrà la presidenza italiana. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida di ritorno dall’Agrifish, il Consiglio Ue Agricoltura e Pesca, che si è tenuto a Bruxelles pochi giorni fa.

Il vero dato politico, insomma, non è di per sé la scelta sul G7, corretta e ineccepibile, e che è ricaduta su una città bellissima che accoglierà al meglio il vertice e sta vivendo un momento di forte rilancio turistico e crescita economica. Va anche rilevato che i parlamentari del siracusano si stanno rendendo protagonisti di un lavoro decisamente incisivo su vari fronti per il loro territorio, che dovrebbe insegnare qualcosa alla deputazione messinese.

Cateno De Luca il 14 dicembre scorso all’Ars con i suoi parlamentari e quelli di Pd e M5S

Basterebbe questa immagine sopra per rendere l’idea. Il passaggio politico da decodificare, con un’attenta lettura dello scenario, è l’ennesima esclusione a priori di Taormina per rendere “pan per focaccia” alla linea del primo cittadino anti-meloniano. Porte chiuse alla città che in passato ha fatto un figurone agli occhi del mondo quando ha ospitato il G7 ma che oggi sconta agli occhi della maggioranza palermitana e romana il “peccato originale” da espiare: è stata espugnata e si è consegnata all’imperatore del nuovo Regno delle Due Sicilie, il principe delle sfide impossibili, l’“impertinente” De Luca che trama ribaltoni di palazzo, ha già in mano il biglietto per sbarcare a Bruxelles (lo firmerà Calenda) e ormai, un giorno sì e l’altro pure, scaglia tuoni e fulmini a tamburo battente contro la destra.

Il G7 Agricoltura ha preso la strada di Siracusa, dove abbraccerà tutte le eccellenze del comparto agroalimentare, coinvolgendo i principali ministri dell’Agricoltura dei principali Paesi industrializzati. Il vertice, ricordiamo, riunisce annualmente i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti e integra il ruolo del G20. Il G7 2017 come tutti ricorderanno si tenne nel 2017 a Taormina per volontà dell’allora premier Matteo Renzi, con la Perla dello Ionio che nello stesso anno ospitò anche il primo G7 sulle Pari Opportunità, mentre la parte agricola la città ospitante, scelta dall’allora ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, fu Bergamo. Ad aprile 2023 il G7 si è tenuto in Giappone, a Miyazaki. Siracusa ospitò nel 2009 al Castello Maniace il G8 Ambiente e adesso si prepara al bis con la ministeriale sull’Agricoltura.

A Taormina rimane l’album dei ricordi e quella pagina straordinaria vissuta 7 anni fa, con la speranza che un giorno non troppo lontano ci possa esserci un déjà-vu.

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