HomePoliticaFondazione Taormina Arte verso il commissariamento: torna Campo?

Fondazione Taormina Arte verso il commissariamento: torna Campo?

TAORMINA – La Fondazione TaoArte rimane “orfana” del Comune di Taormina e ora per l’ente che ha un unico socio – la Regione Siciliana – si avvicina la prospettiva che appare inevitabile della nomina di un commissario. Rimane da capire se questo scenario si concretizzerà subito o e se la Regione proverà a prendere tempo per valutare eventuali altre mosse o ulteriori sviluppi della situazione. Senza dimenticare che, con l’avvenuta uscita di scena del Comune di Taormina e del presidente pro-tempore Cateno De Luca, logica vorrebbe che si dimetta anche il componente nel CdA allora nominato dall’ex sindaco Mario Bolognari come rappresentante del Comune di Taormina, ovvero il messinese Franco Cicero (che nella recente seduta di CdA aveva votato a favore della modifica statutaria chiesta da De Luca).

Tra le soluzioni considerate a Palermo spunta anche l’ipotesi di un clamoroso ritorno a sorpresa (ma non troppo): quello di Bernardo Campo, già commissario della Fondazione Taormina Arte dal febbraio 2020 al 30 gennaio 2023 (data in cui rassegnò le dimissioni). Campo è componente della segreteria tecnica dell’assessorato al Turismo ed è una figura vicina all’attuale assessore al Turismo, Elvira Amata.

Il funzionario palermitano conosce bene le questioni di Taormina Arte, non ha mai perso il contatto con la città e con questo territorio, sabato sera non è passata inosservata la sua presenza ad una serata di gala al Teatro Antico (anche nel ruolo di direttore scientifico del Premio Letterario – Giuseppe Tomasi di Lampedusa) ma soprattutto è colui che a suo tempo ha redatto il discusso statuto in vigore di TaoArte. Uno statuto a trazione “palermocentrica” approvato dalla maggioranza del passato Consiglio comunale di Taormina, che ha concesso il suo placet senza forse comprendere cosa ha votato o che, magari, era perfettamente consapevole e avrà avuto le sue “buone” ragioni per esprimere quel voto a cuor leggero.

Campo sarebbe, insomma, la contromossa dell’assessore Amata per difendere la posizione della Regione su TaoArte e lo statuto dagli assalti del nuovo sindaco di Taormina, Cateno De Luca.

Il ritorno di Campo a TaoArte, se dovesse davvero concretizzarsi, ridurrebbe il raggio di azione dell’attuale sovrintendente della Fondazione, Ester Bonafede, che già vive una fase complicata dopo il fallito tentativo di mediazione sulla contesa per lo statuto e, nonostante gli slanci di buona volontà, non è riuscita ad impedire la rottura con De Luca. Campo e Bonafede hanno lavorato insieme al vertice di TaoArte per quasi un anno ma, al netto dei convenevoli, non c’è mai stato un gran feeling. Ora Amata pensa al ritorno di Campo che, nel punto di vista della Regione, andrebbe a rappresentare la figura di contrappeso rispetto al caos scatenato da De Luca.

A questo punto si va verso uno scenario che, in ogni caso, si preannuncia piuttosto movimentato e interessante. Nei pensieri di De Luca la condicio sine qua non per tornare a discutere non è semplicemente il “cioccolattino” di un posto in più per Taormina nella governance. La centralità da garantire a Taormina passerebbe da altri ragionamenti e la chiave è uno statuto che secondo il sindaco di Taormina andrebbe rivisto e poi centrifugato. Ed è lo stesso statuto sul quale il CdA ha alzato un muro ed al quale a suo tempo ha lavorato Campo, l’allora commissario pronto a tornare su quella poltrona per la controffensiva palermitana.

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