HomeAttualità e CronacaEvacuazione Campi Flegrei, anche Taormina pronta ad accogliere i fratelli napoletani

Evacuazione Campi Flegrei, anche Taormina pronta ad accogliere i fratelli napoletani

Il governo Meloni, come ammesso dal ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, valuta la possibilità di procedere all’evacuazione delle zone a rischio vulcanico per la situazione sempre più preoccupante dei Campi Flegrei. Le zone rosse e gialle abbracciano tanti comuni e tantissimi cittadini del napoletano.

Tutti si augurano che questa evacuazione non debba mai avvenire e che rimanga soltanto una eventualità e nulla di più ma le valutazioni sono in corso e l’ipotesi estrema e più sofferta viene presa in considerazione dagli esperti.

Il piano di emergenza nazionale di Protezione Civile prevede un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Regione Campania con le Regioni accoglienti. Il patto con i Comuni è stato siglato nel 2019. I gemellaggi tra i territori consentirebbero di spostare le persone nelle varie regioni italiane, da Nord a Sud e ognuna si farebbe carico di aree e quartieri già individuati.

La zona rossa, ricordiamo – come evidenziato da Fanpage -, è quella più a rischio di colate piroclastiche, ovvero flussi di materiale magmatico e gas ad altissime temperature. In quel perimetro demografico abitano oggi circa 500 mila persone e comprende le località di Giuliano, Quarto, Marano (in parte), Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e le aree di Napoli Pianura, Bagnoli, Posillipo, Fuorigrotta, Chiaia, Soccavo, e in parte Vomero, Arenella, Chiaiano. La zona gialla, invece, è a rischio per la caduta di ceneri vulcaniche. Qui abitano 800 mila persone distribuite in 24 quartieri di Napoli e in comuni limitrofi come Villaricca, Marano di Napoli, Calvizzano, Mugnano di Napoli, Melito di Napoli, Casavatore.

I cittadini del Vomero verrebbero sfollati tra il Piemonte e la Valle d’Aosta. Quelli dell’Arenella in Veneto. Chiaiano e Scampia in Friuli Venezia Giulia. Soccavo in Emilia Romagna. Ai residenti di Chiaia-Posillipo toccherebbero invece le isole: Chiaia e una parte di San Ferdinando dovranno varcherebbero lo Stretto di Messina e andrebbero in Sicilia. Posillipo, invece, in Sardegna. Per le periferie, invece, sono state scelte le regioni più vicine. Bagnoli è stata gemellata con la Basilicata e la Calabria. Fuorigrotta col Lazio, dove il Comune di Frosinone si è reso disponibile. Per gli abitanti di Pianura, invece, ci sarebbe la Puglia.

Al Sud, in particolare, le regioni stanno già esprimendo in questi giorni la propria vicinanza e solidarietà ai cittadini della zona dei Campi Flegrei e si preparano all’eventuale necessità di accogliere la gente napoletana.

Il gemellaggio è forte soprattutto in Sicilia, con un forte legame di amicizia tra due popoli legati in modo indissolubile dalla storia. Due terre di sole, bellezza e passione, che vivono in simbiosi entrambe all’ombra di due grandi vulcani, il Vesuvio e l’Etna, e che anche in questa circostanza sono pronte a ribadirsi reciprocamente il sentimento eterno di fratellanza. Tra località siciliane che sono pronte a fare la loro parte per aiutare gli sfollati, se dovesse essere necessario, c’è anche Taormina, la capitale del turismo siciliano.

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