HomePoliticaEuropee, ora c'è l'Everest per De Luca: dovrà raccogliere 180 mila firme?

Europee, ora c’è l’Everest per De Luca: dovrà raccogliere 180 mila firme?

TAORMINA – Lo “scherzetto” di fine Carnevale di Fratelli d’Italia a Cateno De Luca rischia di costare caro, su vari fronti, al sindaco di Taormina , con l’emendamento depositato tre giorni fa al Palazzo Madama dal partito di Giorgia Meloni che toglierebbe a Sud chiama Nord l’opportunità di avvalersi dell’esenzione dall’obbligo di raccogliere le firme per le elezioni Europee.

A questo punto, se dovesse passare la proposta di legge di Fratelli d’Italia, De Luca si troverebbe a dover raccogliere in tutta Italia 180 mila firme, oltre ad ulteriori riverberi legati agli aspetti economici della competizione, con il costo della campagna elettorale che lieviterebbe sensibilmente. Una sorta di Everest da scalare a mani nude in vista della tornata di voto del prossimo giugno, già resa complicata dalla soglia di sbarramento posta al 4% per l’ingresso all’Europarlamento.

“Noi sino a questo momento – ha detto De Luca – siamo esentati dalla raccolta firme per le elezioni Europee ma tre giorni fa è stato depositato adesso l’emendamento al Senato a firma dei senatori di Fratelli d’Italia che esenta da questo obbligo sulle firme solo i partiti che hanno eletto i loro rappresentanti nella quota proporzionale, a prescindere dall’avere o meno il gruppo parlamentare. Per chi non è esentato, invece, la legge prevede l’obbligo di raccogliere da 30 a 35 mila firme per collegio, di cui almeno 3 mila firme per regione. Raccogliere complessivamente 180 mila firme per le Europee è un salasso organizzativo che ti impegna un costo che va dalle 400 alle 500 mila euro. Devi mettere in piedi un’organizzazione provincia per provincia, trovare gli autenticatori, e questi possono essere volontari consiglieri e assessori o a pagamento come liberi professionisti, autorizzati per legge, non solo i notai ma anche gli avvocati che ne fanno comunicazione. Immaginate come significa raccogliere 3 mila firme in Trentino Alto Adige, o in Valle d’Aosta, o in Molise, in Basilicata o in Umbria? Siamo a cifre pazzesche. Non a caso sono poi poche le liste che si presentano alle Europee o si presentano in qualche collegio”.

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