HomePoliticaEuropee, FdI fa fuori De Luca. Lui attacca: "Sarà sommossa"

Europee, FdI fa fuori De Luca. Lui attacca: “Sarà sommossa”

TAORMINA – Cateno De Luca si prende la leadership del centrosinistra in Sicilia e la destra lancia un segnale immediato al sindaco di Taormina. Fratelli d’Italia ha depositato un emendamento al Senato (agganciato al decreto legge n.7 del 29 gennaio 2024 – Disposizioni urgenti per la consultazione elettorale nell’anno 2024) con il quale si prevede l’esenzione dal vincolo della raccolta delle firme per chi ha eletto i propri rappresentanti (almeno uno) in Parlamento attraverso la quota proporzionale, mentre l’obbligo della raccolta firme scatterebbe invece per chi li ha eletti – pur col proprio contrassegno – al Collegio uninominale. Ora il decreto legge andrà in discussione alle Camere, per essere convertito entro i 60 giorni previsti in materia, quindi entro la fine di marzo.

“Ci vogliono fare fuori a colpi di lupara parlamentare. Ora sarà sommossa – ha detto De Luca -. La ratio di questa legge quale sarebbe? Perché chi viene esentato nella quota proporzionale ha il beneficio di essere esentato e, invece, chi viene eletto con il suo contrassegno nel Collegio uninominale non viene esentato? Prima non c’era questa distinzione e ora l’unico caso in Italia siamo noi. Questa è una norma per fermare l’avanzata di Cateno De Luca. Ora, intanto, ci terranno sospesi, siamo al 15 febbraio e fino al 28 marzo rimarremo nel limbo, in questa situazione. L’iter deve andare alla Camera e poi al Senato o potrebbe avvenire anche viceversa. Comunque ci bloccano. E ora che dobbiamo fare? Noi già avevamo difficoltà e dovevamo fare una cordata per trovare i soldi, per affrontare l’abc della campagna elettorale che necessita di almeno Un milione e mezzo di euro. Poi, fatta con altri, questi bastavano. Raccogliere 180 mila firme è un salasso organizzativo. Perché non consentirci di partecipare alla competizione e cambiare le regole quando il gioco è iniziato? Perché cambiare quando tutto è già pianificato? Questa è lupara parlamentare. Io mi sento vittima. E’ un avvertimento nei nostri confronti?. Ho scritto al presidente del Senato, La Russa. Devo capire il clima che c’è nei miei confronti. Sono incazzato, sdegnato. Non c’è più democrazia”.

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