HomeItalia - EsteriElezioni Senato, urne chiuse in Brianza, le previsioni di De Luca

Elezioni Senato, urne chiuse in Brianza, le previsioni di De Luca

TAORMINA – Urne chiuse nel Collegio Monza-Brianza per le elezioni suppletive del Senato. Tra i candidati in corsa per il seggio lasciato vacante da Silvio Berlusconi c’è anche il sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca. Non sono previsti exit-poll per questa tornata di voto.

“In Brianza – afferma De Luca, in attesa dei risultati con un primo commento – la media votanti è stata del 3,90% la domenica alle ore 12, poi il 12,50% alle ore 19 e infine il 14,71% alle ore 23. A Monza invece l’affluenza già ieri era del 21%, ed è arrivata al 27%. E’ un dato che pesa, Monza è una città importante, dove noi non esistevamo e Galliani e Cappato avevano i vari consiglieri comunali che erano schierati con loro e dove c’è il Monza calcio schierato con Galliani. Monza da sola vale un decimo dell’elettorato del Collegio. La vittoria è più indirizzata sui candidati che avevano una struttura dove si è votato il doppio rispetto agli altri. Io a Monza ho preso voti di opinione di gente che ci ha seguito mediaticamente, mentre in altri comuni ci sono persone che si sono schierate con noi e ci hanno nelle condizioni di presentare le liste”. “Noi ci siamo candidati partendo da sotto zero, in un contesto dove – stando ai dati delle elezioni 2023 – il centrodestra aveva preso il 50% e quindi la parte politica schierata con Galliani, ed il centrosinistra, tenendo conto che anche il Terzo Polo si è schierato con Cappato, ha messo allora insieme il 45%”.

“Le mie previsioni? Galliani stravincerà, con lui c’era il governo e il Monza calcio. Io lo darei tra il 35 e il 40%, Cappato lo valuto attorno al 35% al massimo, ma alcuni temi lo penalizzano. Queste sono le mie sensazioni. Gli altri 5 candidati credo che difficilmente andranno oltre il 3 o massimo 4%. Li vedo sotto il 5%. A questo punto, la matematica non è un’opinione e ci siamo noi: il primo obiettivo era sdoganare il progetto politico e cogliere l’occasione del Collegio Monza-Brianza. Era una missione non impossibile, di più. Le leggi fisiche della politica non si possono stravolgere ma in queste situazioni i leader scendono in campo in prima persona. L’obiettivo che mi sono posto, in una proiezione per le Europee, è quello di superare la soglia del 5%. Nelle mie previsioni c’è una scala che aveva una soglia massima che si poteva raggiungere che era del 20%, oltre era evidentemente impossibile. La soglia della prima soddisfazione è il 5%. Oltre il 10% sarebbe un trionfo”.

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