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E se tornassero da Bolognari?

TAORMINA – La sfida per le elezioni amministrative del prossimo anno a Taormina resta caratterizzata dal rebus su quella che sarà la posizione dell’attuale sindaco Mario Bolognari.

Il dilemma “shakespeariano” sul sì o no alla ricandidatura è destinato ad andare avanti almeno sino a dopo l’estate ma nel frattempo il giro di consultazioni che sta interessando alcuni pezzi dell’attuale maggioranza e l’opposizione, al momento non ha prodotto particolari passi in avanti.

Il primo cittadino vuole concentrarsi in questo momento sull’ultima parte del mandato di governo, non ritiene i discorsi sulle elezioni che verranno una priorità e ha la convinzione, semmai, che le manovre di questa fase non sortiranno esiti significativi, ritenendole in buona sostanza un concentrato di sterile chiacchiericcio.

Bolognari prende tempo, non ha la frenesia di dichiarare ai quattro venti la sua volontà di ricandidarsi e a quanto pare non ha neppure una gran voglia di restare in campo, pensa ad altre scelte dettate da valutazioni che saranno non soltanto politiche ma anche di carattere personale.

Ad oggi, intanto, il valzer taorminese delle interlocuzioni pre-elettorali non decolla e in autunno potrebbe anche esserci da parte di alcuni gruppi il pressing serrato sul sindaco, pronti a spingere per convincere Bolognari a correre per la riconferma al governo di Taormina.

Alcune anime della maggioranza, dopo aver atteso invano un segnale dal sindaco, hanno già rotto gli indugi, nella convinzione che Bolognari abbia già deciso di non riproporsi, ravvisando l’impossibilità di attendere ancora per altri mesi ed entrando quindi in campo nei primi tavoli politici locali. Ma non si può escludere che la confusione dello scenario attuale possa produrre un effetto boomerang, riportando tutti al punto di partenza e nuovamente tra le braccia del primo cittadino. E se tornassero da Bolognari? Diranno che non ne se sono mai andati…

Bolognari resta sornione e defilato, prosegue la sua strategia dell’attesa, che alla lunga potrebbe ribaltare le previsioni e “cuocere a fuoco lento” quelli che da tempo, da una parte e dall’altra, lavorano per la sua successione ma che sin qui faticano a trovare la quadra e non riescono a “quagliare”.

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