HomePoliticaDe Luca vuole Taormina: se non vince alle Regionali si candiderà a...

De Luca vuole Taormina: se non vince alle Regionali si candiderà a sindaco

TAORMINA – Cateno De Luca ha ormai lanciato lo sprint per la presidenza della Regione Siciliana. A novembre si voterà e l’ex sindaco di Messina ha l’obiettivo dichiarato di diventare “sindaco di Sicilia”.

Nessuno ha la sfera di cristallo per sapere come andrà ma di certo la corsa di De Luca sarà competitiva e chi lo sottovaluta – come già avvenuto in passato – sbaglia e i fa i conti senza l’oste. Anche perché quando si tratta di numeri, De Luca ha già dimostrato di essere un “metronomo”, ha sempre smentito i pronostici e si è divertito a suonare il “de profundis” di quelli che lo davano per sconfitto in partenza. Il primo test saranno le elezioni comunali a Messina, dove l’eventuale successo del candidato di De Luca, Federico Basile, potrebbe ulteriormente spianare la strada a De Luca per la sfida palermitana. Nel frattempo De Luca sta girando la Sicilia in lungo e in largo, macina chilometri, mette in piedi l’esercito di “Sicilia Vera” da una provincia all’altra e, a modo suo, insegue senza tregua il consenso popolare per ribaltare pure stavolta le previsioni.

Si va verso una tornata elettorale in cui De Luca ha la chance di potersi prendere una buona parte dei consensi che nel 2017 vennero dati dai siciliani al M5S. Il voto di protesta o “di pancia” pare destinato a premiare la proposta anti-sistema di turno, che stavolta sarà quella di De Luca. Non sarà semplice, comunque, la corsa alle Regionali, specie se il centrodestra dovesse avere un lampo di scaltrezza e ricompattarsi su una candidatura unica.

Va messa in conto pure l’ipotesi che il tentativo di ribaltone palermitano possa sfumare. E allora, arrivano conferme importanti sull’ipotesi De Luca-Taormina. Se De Luca non dovesse riuscire a conquistare la presidenza della Regione, l’ex sindaco di Messina valuterebbe a quel punto la possibilità di irrompere nella corsa alla sindacatura di Taormina nel 2023.

L’avvicinamento della Lega a De Luca porterà in dote, probabilmente, la proposta salviniana di una candidatura alle Nazionali del prossimo anno ma De Luca la rifiuterà, a meno che ovviamente non si parli di ruoli di governo in cui poter incidere. Uno scenario improbabile perché Salvini corteggia De Luca ma sa che non sarebbe gestibile e addomesticabile, così come non è il tipo che si accontenta di ripiegare su un seggio nella capitale senza una ribalta diretta nei territori. Il leader di “Sicilia Vera” ha sempre preferito un ruolo da protagonista, anche a costo di dover fare un passo indietro, rimarcando a più riprese che la sua più grande passione “era e rimane quella di “fare il sindaco”. Non a caso per la scalata alle regionali ha scelto lo slogan “sindaco di Sicilia”.

Taormina e una candidatura a sindaco di Taormina è il “piano B” di De Luca se a novembre non dovesse arrivare il successo alle Regionali. E’ più di una semplice idea, è un inconfessabile opzione cerchiata con la penna rossa nei desiderata della carriera politica di De Luca. Del resto Taormina, al netto dei suoi problemi e dei suoi masochismi paesani, mantiene un grande fascino, è una capitale del turismo, è la località dove c’è stato un G7 ed è la più conosciuta della Sicilia nel mondo. E’ un’opzione già notoriamente valutata da “Scateno” nel 2018. A quel tempo De Luca optò per la Città di Messina perché c’era la chance di incunearsi con successo nelle macerie politiche di Palazzo Zanca e conquistare lo Stretto (e di conseguenza anche il titolo di reggente dell’ex Provincia regionale di Messina) avrebbe allargato gli orizzonti ed accelerato i piani politici per approdare nel 2022 alla nomination per le elezioni regionali.

I segnali che arrivano da fonti molto vicine a De Luca vanno tutti nella direzione dell’equazione Taormina-piano B e si tratterebbe, evidentemente, di una scelta che scatenerebbe il caos nella Perla dello Ionio, “roccaforte” restia a farsi espugnare e dove già in passato l’assalto di candidati non taorminesi è stato poi respinto, con tanto di barricate e polemiche finite sulle prime pagine nazionali. Si andrebbe, quindi, verso un De Luca contro tutti.

Il tempo dirà verso quale scenario si andrà. A Taormina, intanto, le candidature a sindaco sono tante ma nessuna sinora decolla: nella testa di De Luca c’è il bersaglio grosso di novembre ma l’alternativa è già fissata. Se Palermo non si farà conquistare, l’uomo di Fiumedinisi riorganizzerà le truppe e darà l’assalto a Taormina.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.