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De Luca valuta il suo erede a Taormina: in pole position Sferra e Brocato

TAORMINA – Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, si muove per sciogliere la matassa delle elezioni Europee e lavora anche e soprattutto alle alleanze politiche necessarie per preparare il nuovo assalto alla presidenza della Regione Siciliana. Il leader di Sud chiama Nord si proietta oltre Taormina e allora comincia a delinearsi lo scenario politico futuro in città. Il primo cittadino riflette e valuta la mossa da fare nel contesto di una rosa di nomi di “fedelissimi”. E’ in questo perimetro che avverrà la scelta del futuro candidato che De Luca metterà in campo per il “dopo-De Luca” a Taormina, come già avvenuto con Danilo Lo Giudice a Santa Teresa di Riva e poi con Federico Basile a Messina.

Al momento i candidati che avrebbero maggiori chance nelle valutazioni di De Luca su Taormina sarebbero due. Si tratta dell’assessore al Turismo, Jonathan Sferra, e dell’esperto Massimo Brocato. Il primo è un’idea che parte da lontano e ad oggi sarebbe il nome in pole position nelle valutazioni di De Luca, l’altro però sta scalando posizioni nelle “gerarchie” deluchiane. Non a caso Brocato sta guidando il Comune di Taormina nei momenti in cui De Luca è fuori sede per altri impegni, gode della piena fiducia del parlamentare e sta facendo da “tutor” agli assessori. Alla lunga Brocato potrebbe farsi preferire e sarebbe una sorpresa (ma non troppo).

In “seconda fila”, invece, ecco le possibili nomination dell’attuale vicesindaco Giuseppe Sterrantino, che “studia” da primo cittadino e può contare sulla valida guida del papà Gino (stimato ex consigliere comunale dell’allora Amministrazione Turiano) e il presidente del Consiglio comunale, Pinuccio Composto, figura di esperienza che è tornato protagonista nell’ultima tornata elettorale e ha le sue chance importanti. Non si escludono, ovviamente, altre soluzioni.

D’altronde, De Luca – si sa – non ama le scelte scontate e la storia insegna che quando il copione è troppo prevedibile lui preferisce ribaltare la trama, optando spesso e volentieri per una mossa inattesa. A Messina aveva scelto Carlotta Previti ma poi ha virato in extremis su Basile. Occhio anche a Salvo Puccio, “pupillo” della prima ora, che per vari aspetti verrebbe preferito da De Luca a tutti gli altri ma più probabilmente destinato dopo l’esperienza da dg a Messina ad altri incarichi. De Luca vorrebbe portarlo a Palermo.

Intanto a Taormina il voto non è lontano, perché De Luca ha già dichiarato che dopo l’uscita dal dissesto potrebbe aver voglia di guardare ad altri orizzonti e di intensificare gli “allenamenti” per le Regionali. Non ci sarà la candidatura di De Luca a Giardini Naxos, dove il leader di Sud chiama Nord si è lanciato in un “furbo” depistaggio ma ha già altre idee e si è messo al centro dell’attenzione per non scoprire anzitempo le carte e per imprimere uno scossone, invece, nell’immediato sui tesseramenti a Sud chiama Nord. Il richiamo delle trame politiche nel triangolo Palermo-Roma-Bruxelles si fa sempre più forte, De Luca ha voglia di nuove sfide. A Taormina si riaprono le danze.

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