HomePoliticaDe Luca: "Taormina regno delle non regole, ora sta cambiando tutto"

De Luca: “Taormina regno delle non regole, ora sta cambiando tutto”

TAORMINA – “Ad un mese dalla mia elezione a sindaco l’impatto che ho avuto è quello di una città che si può definire il regno delle non regole. Ovviamente quelle che dipendono dal palazzo municipale. Già in campagna elettorale avevamo evidenziato una serie di circostanze ma qui si va oltre. Ora però è iniziata un’altra era e i primi segnali li abbiamo già dati, sul piano pratico, e tanti altri ne daremo”. Lo afferma Cateno De Luca, in una sua riflessione sulle prime settimane da primo cittadino di Taormina.

“Le poche regole che ho trovato al mio insediamento – spiega De Luca – sono datate e nulla è mai stato aggiornato, bisognava fare un lavoro strutturale che non è mai stato fatto. E ciò che c’è risale all’epoca della pietra, come lo statuto del comune che si è fermato agli Anni Novanta. Era tutto lasciato all’oblio. E in alcuni campi abbiamo riscontrato che il rispetto non esiste, perché d’altronde il rispetto non esiste neanche all’interno del palazzo municipale. E’ un Comune dove ci sono stati inquilini che non si sono mai preoccupati di far rispettare le regole. Sono stati gli esempi dei trasgressori delle regole. Abbiamo riscontrato tante situazioni di impiegati comunali evasori e che pur sapendo che io avrei agito d’imperio e nonostante il mio avviso sulla regolarità tributaria, ancora adesso risultano evasori. E abbiamo fatto una delibera per recuperare d’ufficio le somme non pagate al Comune. Alcuni hanno la faccia tosta, non hanno regolarizzato la loro posizione, non hanno timore ma non c’è problema: li “cucinerò” a modo mio. Da qui la delibera che abbiamo esitato per il recupero del non pagato direttamente dallo stipendio. A ciascuno daremo il termine formale per mettersi in regola, e poi agiremo per il non versato, prelevandolo dallo stipendio. La regolarità tributaria è una certificazione che pretenderò ogni anno dai dipendenti ed anche da assessori e consiglieri. Ognuno ha pensato di farsi i cavoli propri. Le condizioni per rompere questo quadro le abbiamo avviate”.

“La conclusione di questa riflessione – aggiunge De Luca – è che in un mese siamo intanto intervenuti sulle cose che riguardano l’autorevolezza del palazzo e stiamo cominciando a cambiare tutto. O la gente vede che c’è un palazzo autorevole o continua a farsi i cavoli propri, perché parte dal presupposto che i primi a farsi i cavoli propri sono quelli del palazzo”.

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