TAORMINA – Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, ha tenuto stasera un comizio ad Aci Castello per presentare la candidatura nel paese etneo di Filippo Drago. E nell’occasione De Luca ha parlato anche di Taormina e dei suoi prossimi obiettivi politici. Erano presenti ad Aci Castello, con De Luca, l’esperto del sindaco di Taormina, Massimo Brocato, il presidente del Consiglio comunale, Pinuccio Composto, e il vicepresidente del Consiglio, Salvo Brocato.
“Taormina è una città meravigliosa ma lì la politica è stata meno meravigliosa. Quando l’ho presa in mano io c’era un comune in dissesto, che era stato stuprato sul piano politico e finanziario. Con la ricetta che abbiamo applicato noi, probabilmente già a giugno, riusciremo ad uscire dal dissesto”.
“Anche a Taormina, ad esempio, c’era stata “l’operazione Su*a”, ma non pensate male. E’ una cosa che ha caratterizzato la mia storia di sindaco, sin da Santa Teresa di Riva, e anche a Messina e poi a Taormina, visto che ho trovato le spiagge senza le docce, ma con la “Su*a”, la pompa, la gomma che serve per innaffiare i fiorellini… E ho fatto il progetto “Aspettando la bandiera blu” il primo anno, eliminando la “Su*a”, il secondo anno ho iniziato a definire una parte delle spiagge e a sezionarle con l’abbattimento delle barriere architettoniche. Nel 2017 è arrivata a Santa Teresa la bandiera blu, e la commissione ricontrolla ogni anno i requisiti, perché poi si entra in un sistema di certificazione urbana che fa la differenza nel segmento medio-alto della ricettività. La stessa cosa è accaduta a Messina, anche lì ora il progetto è al secondo anno e, in attesa della certificazione, si alza il livello dei servizi urbani. E nel frattempo la comunità si inserisce in un percorso di valorizzazione delle sue spiagge e si arriva alla fine di un percorso. La stessa cosa è stata fatta a Taormina, abbiamo iniziato l’anno scorso questo progetto e stiamo andando avanti”.
“In questo momento sto facendo il sindaco di Taormina – continua De Luca – ma non nascondo il mio reale obiettivo: io devo fare il presidente della Regione Siciliana e quindi sto facendo un percorso che mi porterà a fare il presidente della Regione. Ho fatto tanti mestieri ma non faccio il pupo, non l’ho mai fatto e non lo farò mai. A me non interessa la poltrona, non l’ho voluto fare il presidente della Regione due anni fa nelle mani dei “pupari”, ho prenotato il posto per arrivare primo la prossima volta. Sto facendo un percorso, una processione, che ha la sua croce e le sue responsabilità ma sinora dovunque abbiamo amministrato, abbiamo lasciato un segno tangibile ed è stata poi puntualmente rieletta. Campagna elettorale per campagna elettorale siamo diventati il primo movimento politico in Sicilia. Se questo lo confermiamo alle Europee, salteranno tutti gli equilibri politici nazionali. Lo vedrete. E vi spiego una cosa: noi dobbiamo arrivare all’appuntamento delle prossime elezioni Regionali, che non saranno a scadenza naturale, e ci dobbiamo arrivare senza condizionamenti. Far saltare il banco significa questo. Io non voglio fare l’Europarlamentare ma il sindaco di Sicilia. L’8 e 9 giugno c’è un referendum al quale sarete chiamati tutti, e il 5 maggio partirà la spedizione dei mille al contrario. Noi il 5 maggio partiremo da Fiumedinisi in mille per diventare un milione l’8 e 9 giugno. Questo è l’obiettivo, dobbiamo riconquistare il Regno delle Due Sicilie. L’imperatore del Regno delle Due Sicilie: per due anni farò questo e poi farò il sindaco di Sicilia, ecco qual è il nostro programma”.
