TAORMINA – “Taormina sarà la capitale del nuovo Regno delle Due Sicilie”. Così il sindaco di Taormina e leader di “Sud chiama Nord”, Cateno De Luca spinge il suo progetto politico in vista delle elezioni Europee del 2024 e fa sapere di aver posto ai possibili alleati con i quali sta interloquendo la condizione di sancire un patto che abbia proprio la Città di Taormina come riferimento del “Nuovo Regno delle Due Sicilie”.
“Siamo di fronte ad una sfida per dare una prospettiva di rilancio economico ai nostri territori, per rilanciare la Sicilia e il Sud. E’ una sfida di tutti e serve l’impegno di tutti per rendere possibile la realizzazione del progetto De Luca imperatore del nuovo Regno delle Due Sicilie. Già abbiamo scelto la sede. Ovviamente la capitale del Regno delle Due Sicilie sarà Taormina. E’ qui che a fine settembre firmeremo il Patto di Taormina con i nostri alleati per le elezioni Europee”.
“Faremo delle alleanze per le Europee che saranno un matrimonio di interessi – ha spiegato De Luca -. Da soli non possiamo arrivare ad Un milione e 100 mila voti. Potremo prenderne 500-600 mila al massimo e abbiamo la necessità di correre con dei partner che abbiano caratteristiche simili a noi per fare la lista insieme. Per questo abbiamo avviato la fase costituente. Abbiamo già raggiunto un accordo con Italia Migliore di Letizia Moratti, è un asse definito e questa è stata la premessa perché si tratta di un asse strategico territoriale. Si è aperto uno scenario più ampio di interlocuzione e stiamo valutando i possibili partner compatibili con noi e con i quali potremmo superare lo sbarramento del 4%. Ci sono state interlocuzioni con Matteo Renzi, Carlo Calenda, con i movimenti civici e Fioroni. A questo punto si devono prendere le decisioni e a fine settembre firmeremo il Patto di Taormina che ufficializzerà l’accordo con i partner o con uno di questi partner. Saranno i nostri iscritti a Sud chiama Nord a decidere e a poter esprimere il gradimento sulle opzioni. Intanto c’è un mondo di autonomie che non si riconosce più nella Lega e potrebbero esserci delle alleanze di territorio. Noi siamo qui ad osservare”.
