HomePoliticaDe Luca: "Possibili elezioni anticipate in Sicilia". Anche Taormina al voto?

De Luca: “Possibili elezioni anticipate in Sicilia”. Anche Taormina al voto?

TAORMINA – “Le elezioni europee saranno uno spartiacque. Mettetevi in testa che si può arrivare ad elezioni anticipate a livello Nazionale e in Sicilia. Salvini salterà dopo le Europee, perché la Lega non lo tollera più e in Sicilia è scoppiato il caso Sammartino, sospeso dalle sue funzioni, il “padrone” della Lega in Sicilia“. Così il sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, “profetizza” questa mattina nella sua consueta diretta social lo scenario di un possibile effetto domino politico elettorale che potrebbe innescarci da Roma a Palermo nei prossimi mesi, con il voto delle Europee che diventerebbe il detonatore dello “tsunami”. A Roma si sta consumando la resa dei conti dentro la Lega, con Matteo Salvini che sembra destinato a saltare in caso di flop alle Europee, con i riflessi che ciò potrebbe poi avere sul governo. E in questa situazione si inserisce anche la sfida tutta interna al governo Meloni tra Lega e Forza Italia, con il partito dei berlusconiani che punta al sorpasso proprio sul Carroccio.

Nel frattempo a Palermo è scattata la bufera sul governo siciliano, investito dalla vicenda giudiziaria che riguarda il leghista Luca Sammartino, vicepresidente dell’esecutivo che è stato sospeso dalla carica per un’indagine su voto di scambio e corruzione. E proprio sul fronte palermitano De Luca spinge, nella convinzione che il voto delle Europee potrebbe mettere in crisi la maggioranza e riportare la Sicilia al voto, con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale del 2027.

De Luca ha già esternato la sua convinzione che, nella più distante delle ipotesi, si tornerà al voto in Sicilia entro i prossimi due anni ma i tempi potrebbero essere ancora più stretti.

Ovviamente le dinamiche di Roma e Palermo avranno riflessi su Taormina, dove De Luca, in caso di elezioni Regionali anticipate, si lancerà subito nella corsa alla prima poltrona di Palazzo d’Orleans, e dunque si dimetterebbe da sindaco per lanciare il suo terzo assalto (dopo il 2012 e 2022) alla presidenza della Regione. La fascia tricolore potrebbe, insomma, presto tornare contendibile e da queste parti già “scalpitano” i possibili eredi di De Luca, impegnati nella competizione tutta interna alla maggioranza per scalare posizioni nel borsino del gradimento di De Luca in vista della designazione per la candidatura a sindaco. Attenzione alle possibili sorprese. La “sarabanda” politica è solo all’inizio.

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