TAORMINA – “Invito il sindaco a darsi una calmata. La smetta di insultare e mistificare, i taorminesi non vedono l’ora di mandarlo a casa e liberare questa meravigliosa citta da 30 anni di malgoverno. Non lo riconosco più. In quello che dice nei comizi e nei suoi post. Mario, hai detto persino “piazze piene, urne vuote”. Ma perché sei così sbarellato? Se sei così sereno allora che problema c’è? Ognuno si completerà la sua campagna elettorale. A me dici stupido? Menomale che ho rispetto della tua veneranda età”.
“Il professore se lo ricorda quando l’8 giugno 2018 parlava sul palco di Mazzeo di “politica trita e ritrita” e invitava la città a “liberarsi di persone che pensano di poter in 5 giorni o 20 giorni cambiare le sorti di una città”. E’ lo stesso Bolognari che, con la scusa del bilancio, sta mettendo asfalto ovunque, e siamo al 24 maggio, a quattro giorni dalle elezioni. Tutti questi lavori dal 30 maggio li vorrò vedere uno per uno, per accertare che siano stati eseguiti a regola d’arte. Bolognari accusava i suoi avversari di “metodi da Prima Repubblica” ma i suoi attuali che metodi sono? Stiamo assistendo a lavori dell’ultima ora, tagli di nastri e inaugurazioni. Io quando amministro ho sempre reso conto ai cittadini del mio operato e ho fatto le relazioni annuali, rispettando la legge. I miei sono atti ufficiali, asseverati e discussi in Consiglio comunale. Invece a Taormina il sindaco cosa ha fatto? Le relazioni del sindaco forse sono due e mai nessuna è stata discussa in Consiglio comunale. Ecco la differenza tra il noi e l’io, tra l’io e il noi. Abbiamo fornito ai taorminesi elementi di vera riflessioni su come sono andate le cose a Taormina in tutti questi anni. I pregiudizi che c’erano nei confronti dello “straniero” De Luca sono ormai venuti meno”.
