TAORMINA – “Alle Europee prendiamo il 4,2%. I conti già li abbiamo fatti. Lo diciamo qui, certificato. I conti non li sbaglio”. Lo ha annunciato il sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, ad “Un giorno da pecora”, trasmissione di Rai Radio 1, condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Lauro ha provocatoriamente commentato così l’impegno di De Luca: “E se poi non prende il 4,2%? Lei si metterà a camminare nudo per la via principale di Taormina? Farà un giro un mutande per Taormina e poi si arresta da solo?”.
“No, è troppo a rischio, mi devo proteggere, casomai vi porto i cannoli, la cassata“, ha risposto De Luca, che ha aggiunto: “Le campagne elettorali si vincono e si perdono, la prima volta che mi sono candidato alla presidenza della Regione ho preso nel 2012 l’1,50% e poi nel 2022 ho preso il 26%. Se non prendo il 4% non succede niente, andiamo avanti”.
De Luca si è soffermato, inoltre, sulla questione dei 17 simboli nella sua lista per le Europee “Il tema delle liste è collegato a realtà politiche operano da tempo nei territori, o liste che si sono presentato già alle elezioni e hanno rappresentato delle tematiche ben precise. La somma non fa il totale, questo è chiaro, altrimenti se dovessimo fare questo conto saremmo già al 10%. Faccio campagne elettorali da quando avevo 12 anni, non sono uno sprovveduto, il mio mestiere lo conosco. Sono riuscito a vincere in cinque realtà comunali contro tutti? Sì. Sono andato anche oltre le leggi della Fisica? Sì. I grandi partiti mi avevano chiamato tutti. Vogliamo fare l’elenco? Renzi è stato il primo, anche con Calenda c’è stata l’interlocuzione, e poi ad un certo punto c’è stato il gruppo dirigente regionale del Pd. La gente ama quello che faccio dove amministro, è ovvio. E ho avuto una richiesta anche da Forza Italia. Facevo sedute spiritiche con Letizia Moratti, quando c’era anche Renzi”.