TAORMINA – Cateno De Luca, in un suo comizio a Cinisi (Palermo), ha parlato della sua esperienza di sindaco a Taormina.
“…E’ una cosa vergognosa che Taormina sia andata in dissesto tre anni fa e lo ribadisco. A Taormina quando sono stato eletto ho dato il segnale e ho chiesto la regolarità tributaria a tutti gli impiegati. Dopo il mio insediamento ho mandato la prima nota per gli assessori e ho chiesto a loro in primis la regolarità da attestare entro 3 giorni. Se le regole le rispettiamo prima all’interno del palazzo municipale, poi si può pretendere. Si chiama autorevolezza e se ti comporti correttamente non hai bisogno di agire con autorità, che la legge dà al sindaco. Se fai questo diventi autorevole, la gente ti guarda, ti rispetta e si adegua ma perché stai dando il buon esempio e anche il “cerchio magico,” quelli che “sculettano”, “scodinzolano”, si mettono tutti lì in fila. E’ un’esperienza che io ho vissuto ormai in tutti i palazzi: sono tutti lì, ti vogliono tutti bene, anche quelli che in realtà non ti hanno votato. E’ un rito, poi gli impiegati comunali e quando sono arrivato io il 75% a Taormina era evasore e se si fa una radiografia si scopre che non è un fenomeno che riguarda solo Taormina. Altrove non siamo lontani. C’è il panettone a Natale e poi lo champagne. Ma queste cose si possono evitare. Agli ultimi che non ne volevano sapere di adeguarsi e pagare ho bloccato un quinto dello stipendio, con le trattenute. E lì si è chiusa la partita. Dove ho fatto e faccio il sindaco io, ho sempre lasciato un segno importante ho migliorato le condizioni delle mie comunità. Un buon sindaco riesce a cambiare il destino di una comunità. Per quanto mi riguarda i risultati sono lì e c’è stato un salto di qualità…”.
