TAORMINA – Cateno De Luca non ci sta alle staffilate della minoranza sul “Salva Taormina”. Il sindaco replica così: “A Taormina era stata fatta una campagna elettorale di bugie e veleni contro di me dicendo che il mio piano di riequilibrio a Messina non era sostenibile e che sarebbe stato bocciato dalla Corte dei Conti e c’era chi faceva i post e chi passava carte e stupidate varie ai miei competitori per mettere in cattiva luce agli occhi dei taorminesi. Risultato? Il 65% dei taorminesi ha dato un calcio nel sedere a chi amministrava la città e l’ha ridotta al disastro in 30 anni”.
“E’ accaduta una cosa davvero pazzesca: mentre eravamo in aula consiliare a Taormina per il Salva Taormina, la Corte dei Conti si riuniva invece a Roma per il Salva Messina e in quello stesso momento lo ha approvato. Dio c’è, non ci sono dubbi. Questi sono segnali bellissimi, importanti”.
“La gente è incazzata – prosegue De Luca -, e c’è chi lamenta che “De Luca vuole fare pagare gli evasori”. Ma io che devo fare se ho ricevuto un fallimento pazzesco e bisogna evitare il secondo fallimento? Ho spiegato tutto davanti agli organi tecnici e poi l’ex sindaco voleva mistificare in aula la realtà e ho replicato punto per punto a tutte le sue sciocchezze, dimostrando il disastro che ho ereditato. C’è un limite oltre il quale non si può andare e il tempo mi darà ragione. L’ho detto e lo confermo: stiamo facendo quello che non hanno fatto gli altri per arrivare a una svolta, rilanceremo Taormina e le daremo quella marcia in più che merita”.