HomePrimo pianoCuffaro salva il Ccpm Taormina? La mossa che cambia tutto

Cuffaro salva il Ccpm Taormina? La mossa che cambia tutto

TAORMINA – Eccolo il colpo di scena che può cambiare il destino del Centro di Cardiologia Pediatrica del Mediterraneo di Taormina. Il possibile o probabile “salvatore della patria” ha un nome e cognome e non passa inosservato: Totò Cuffaro. Proprio lui, chi lo avrebbe mai detto, incredibile ma vero. L’ex governatore siciliano in queste ore è l’uomo che può ribaltare completamente il destino del centro specialistico per bambini che dal 2010 ha sede all’ospedale San Vincenzo di Taormina e viene gestito dall’equipe Bambino Gesù di Roma.

Abbiamo visto proteste, appelli pubblici, la marcia dei sindaci e chi più ne ha più ne metta. Tutte iniziative lodevoli e condivisibili. Però, in sostanza, sia concesso il francesismo: tutte cose che hanno la valenza di un peto nel vento quando le decisioni vengono prese a Palermo e si muovono logiche pesanti che spesso non guardano in faccia i sentimentalismi e neanche i dati di fatto, come i numeri di rilievo che attestano come il Ccpm abbia le carte in regola per essere confermato a Taormina e proseguire le proprie attività.

La situazione che può spostare la vicenda, la scintilla che promette di portare buone notizie in questa battaglia è arrivata all’alba del nuovo anno. A Capodanno è arrivato in Sicilia, dal Burundi, il piccolo Elky, il bambino cardiopatico di un anno sottoposto presso il Ccpm ad un delicato intervento al cuore. Il piccolo è stato operato dai medici dell’ospedale Bambino Gesù presso il Centro cardiologico pediatrico mediterraneo di Taormina e presto, dopo il normale decorso post-operatorio, potrà tornare in Africa. Una storia, quella di Elky, a lieto fine, commentata con soddisfazione anche dall’assessore alla Sanità, Giovanna Volo.

«Una notizia che ci riempie di gioia – ha detto l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo -. Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione con la onlus AiutiAmo il Burundi che è stata preziosa per regalare un futuro a questo bambino. È nostra intenzione continuare a mettere a sistema le competenze dei nostri professionisti con le associazioni umanitarie e di volontariato per fornire le migliori cure possibili ai bimbi della parte più sfortunata del nostro pianeta».

Ma su questa vicenda si è speso in prima persona soprattutto lui, Salvatore Cuffaro. Il bimbo è stato portato in Sicilia per le cure necessarie dall’ex presidente della Regione, impegnato da anni in progetti di solidarietà nel paese africano. E nella circostanza si è mossa la Onlus “Aiutiamo il Burundi”, l’associazione umanitaria che si è fatta carico del bambino.

Il commissario regionale della DC ha fatto dichiarazioni che vanne lette con attenzione: “Ci sono ancora tanti bambini, troppi bambini, a cui possiamo fare il dono di vivere la loro vita curandoli e che, purtroppo, a causa delle condizioni economiche e sanitarie dei loro Paesi, rischierebbero di non salvarsi. Il ponte della speran­za e della vita che abbiamo simbolicamente voluto far cominciare il primo gennaio – aggiunge – vuole essere quello della solidarietà e dell’amore dei siciliani verso un popolo più sfortunato di noi che stende il suo braccio ed apre il palmo della mano, donandoci il bellissimo sorriso d’amore e riconoscenza. Viviamo in una Terra straordinaria e possiamo dare a qualcuno di loro una vita migliore. E’ iniziato il Ponte della speranza e della vita, coltiviamolo insieme”.

Quest’ultima frase è la sintesi di tutto. Cuffaro vuole dare un seguito al ponte umanitario avviato con Elky e intende farlo con il Ccpm e il Bambino Gesù, che tra l’altro nei Paesi africani hanno stretto importanti intese e portano avanti da anni molteplici iniziative umanitarie. La Cardiochirurgia di Palermo, che riaprirà nei prossimi mesi sotto la bandiera del San Donato di Milano, ora forse è uno spettro che a Taormina fa un pò meno paura.

Totò Cuffaro scende in campo e, al netto di tutto quello che si può dire, la sua parola conta ancora, eccome. Il Ccpm ha trovato un “amico” che può cambiare le sorti di questa storia. Cuffaro è un alleato che a Palermo sposta gli equilibri e al quale difficilmente Renato Schifani e il governo regionale (di cui Cuffaro fa parte) potranno dire no. E, a questo punto, non sarà una sorpresa se già il 10 gennaio, in Commissione Sanità, dovessero arrivare segnali di apertura al Ccpm proprio da parte di Schifani.

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