HomePoliticaCcpm Taormina, summit a Roma: Ministero apre alla conferma del reparto

Ccpm Taormina, summit a Roma: Ministero apre alla conferma del reparto

TAORMINA – Nuovi contatti tra il Ministero della Salute, la Regione Siciliana (Assessorato alla Salute) e il Bambino Gesù di Roma e arrivano importanti aggiornamenti sulla trattativa in corso per provare a raggiungere un’intesa che consenta la prosecuzione in termini stabili delle attività del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina, gestito presso l’ospedale San Vincenzo di Taormina dall’equipe dell’ospedale pediatrico romano. Si è svolto nelle scorse ore un incontro nella capitale che fa ben sperare per la conferma del reparto taorminese. Arrivano segnali incoraggianti, la prudenza rimane d’obbligo ma, stando a quanto appreso da TN24, sarebbe arrivata un’apertura da parte del Ministero rispetto all’opportunità di confermare il Ccpm Taormina.

Le parti si sono incontrate presso il Ministero della Salute a Roma per fare il punto della situazione. I tempi per definire il destino del Ccpm sono ormai stretti, il 31 luglio prossimo scade la proroga al momento in essere in riferimento alla convenzione tra Regione Siciliana e Bambino Gesù.

Dell’incontro avvenuto a Roma sono state informate le famiglie dei bambini in cura presso il Ccpm, che hanno espresso “cauto ottimismo” sugli sviluppi della vicenda, con la speranza di una svolta che rimane ovviamente forte e la volontà incrollabile di portare avanti la battaglia finalizzata ad una stabilizzazione della struttura attiva al San Vincenzo di Taormina. Il termine conclusivo dell’ennesima proroga tecnica incombe e lunedì scorso i sindaci della zona ionica hanno chiesto alla direzione generale dell’Asp Messina un’ulteriore proroga sino al 31 dicembre 2024, ritenendo che vi sia in tal senso la relativa copertura finanziaria.

Il Ministero della Salute, sovrinteso dal ministro Orazio Schillaci, starebbe entrando nell’ordine di idee di valutare in termini concreti la possibilità che da sempre appare la più logica: quella cioè di consentire la presenza di due centri nel territorio siciliano, con il reparto di Cardiochirurgia Pediatrica riaperto lo scorso anno a Palermo ed anche il Ccpm che da diversi anni è presente con risultati di rilievo a Taormina e che, tra l’altro, effettua un’ampia attività comprensiva di missioni umanitarie all’estero. Una presenza cioè complementare e non alternativa dei due centri.

A questo punto si va verso un tavolo tecnico che avrà l’obiettivo di individuare le risorse necessarie al mantenimento della struttura di eccellenza che rappresenta un punto di riferimento nel trattamento dei bambini, in Sicilia e per l’interno Sud Italia. Si dovranno dirimere i vari aspetti tecnici e burocratici e soprattutto c’è da superare in via definitiva l’ostacolo del decreto Balduzzi (70/15) che prevede possa essere prevista una Cardiochirurgia pediatrica ogni 4-6 milioni di abitanti. Tuttavia non vi sarebbe l’inderogabilità in termini assoluti di questi numeri ed il “dossier Ccpm” con i numeri prodotti dal Centro taorminese, con il resoconto delle attività effettuate in questi anni dall’equipe del Bambino Gesù, legittimerebbe l’aspettativa di una conferma del reparto a Taormina. Intanto le famiglie richiamano al rispetto della Costituzione che “garantisce non solo il diritto alla salute ma anche il diritto di scegliere a chi affidare il cuore dei propri figli“.

Foto: Agenzia Fotogramma

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